Riscaldamento case: Italia al 3° posto per temperature più basse

Lo studio di tado° e le implicazioni del caro energia

Negli ultimi cinque anni, l’Italia è il terzo Paese europeo ad avere la temperatura più bassa in casa (18,5°C), dopo UK (16,5 °C) e Paesi Bassi (16,6°C). La Danimarca è quello con gli ambienti indoor domestici più caldi con 19,8°C. Più in generale, la tendenza, nell’arco temporale dal 2020 al 2024, riflette un costante calo della temperatura nelle case europee, “a dimostrazione dell’impatto sui costi energetici della pandemia e dei conflitti internazionali. Sono questi i dati che emergono dal nuovo studio di tado°.

riscaldamento
Foto di Julian Hochgesang su Unsplash.

Riscaldamento: case più calde nel nord-ovest

Per quanto riguarda il caso italiano, l’area territoriale con la temperatura casalinga più alta (18,7°C) è il nord-ovest, anche per far fronte al rigido clima invernale esterno. Seguono le isole (18,5°C), il nord-est e il Mezzogiorno, mentre si trovano al centro le case più fredde: “Si può notare un abbassamento delle temperature rispetto agli anni antecedenti alla pandemia e al conflitto russo-ucraino, che conferma la tendenza già evidenziata nella prima parte della ricerca si legge a commento dei dati. Le famiglie italiane, cioè, per far fronte al caro energia, preferiscono tenere il riscaldamento su una temperatura più bassa che sfiora, appunto, i 18,5°C.

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Italiani riscaldano le case con temperatura esterna di 15,7°C

L’analisi si concentra sulla prima accensione dell’anno del riscaldamento in relazione alla temperatura esterna. Dallo studio emerge che il primo Paese ad aver acceso il riscaldamento è stata la Danimarca, (13 settembre 2024) quando la temperatura esterna era pari a 11,7°C. Segue la Germania, che ha inaugurato il riscaldamento il 14 settembre 2024, con una temperatura esterna di 12,4°C, e la Francia che la segue un paio di giorni dopo alla temperatura di 13,5°. Un caso a sé è quello rappresentato dai Paesi Bassi che, nonostante la temperatura esterna sia stata leggermente superiore a quella danese, hanno aspettato ben 12 giorni prima di accedere il riscaldamento.

Gli italiani hanno acceso il riscaldamento il 5 ottobre 2024 con una temperatura esterna di 15,7°C, mentre gli spagnoli hanno acceso il riscaldamento 10 giorni più tardi aspettando che la temperatura esterna scendesse a poco più di 15°C. Lo studio di tado° rileva che ogni Paese ha una gestione della temperatura casalinga diversa dall’altro, e, “anche quando entriamo nel merito del nostro Paese, vengono evidenziate delle differenze tra le diverse aree che, seppur non troppo evidenti, hanno un importante impatto in bolletta.

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