Una guida completa alle detrazioni fiscali Ires e Irpef previste per i lavori di riqualificazione energetica: quali sono, chi può richiederle e come farlo
Se hai intenzione di effettuare dei lavori di ristrutturazione nella tua abitazione e magari renderla più ecosostenibile, allora devi sapere che esiste tutta una serie di detrazioni e agevolazioni per la riqualificazione energetica previste dallo Stato. In questo articolo ti elencheremo gli interventi di riqualificazione energetica per i quali puoi richiedere le detrazioni fiscali, quali parametri devi soddisfare per potervi accedere e quali procedure devi seguire per farlo.
Tutte le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica
Le detrazioni fiscali previste per i lavori di riqualificazione energetica vengono chiamati Ecobonus e sono stati confermati anche per quest’anno dall’ultima Legge di Stabilità. Nel dettaglio, la detrazione riguarda l’Irpef per i privati, l’Ires per le società. L’importante è che venga dimostrato che i lavori di ristrutturazione siano stati effettuati per migliorare il livello di efficienza energetica dell’immobile.
Le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica sono le seguenti:
- detrazione fino al 65% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di adeguamento antisismico;
- detrazione fino al 50% per i lavori di ristrutturazione;
- detrazione fino al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, per una spesa massima di 10.000€.
Quali lavori di riqualifiazione energetica sono contemplati?
Per poter accedere alle detrazioni fiscali, come abbiamo accennato, dovrai effettuare lavori che migliorino l’efficienza energetica dell’edificio. In più, ci sono un’altra serie di parametri che vanno rispettati: per esempio, i lavori devono essere stati iniziati dopo il 6 giugno 2013 e devono finire entro il 31 dicembre 2015. Ma, soprattutto, le detrazioni fiscali riguardano questo tipo di spese:
- interventi per aumentare il grado di isolamento termico di pareti, soffitti, porte e finestre;
- costi per l’acquisto e l’installazione di pannelli solari;
- spese sostenute per la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento;
- costi sostenuti per l’acquisto e l’installazione di schermature solari;
- spese per l’acquisto e l’installazione di impianti di riscaldamento a biomasse;
- spese per l’acquisto e l’installazione di “dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative”;
- costo di interventi su parti comuni del condominio.
Complessivamente, le detrazioni per lavori di riqualificazione energetica su un immobile già esistente hanno un limite di spesa massima di 100.000€.
Chi può accedere agli Ecobonus e come si fa?
Le detrazioni fiscali per i lavori di riqualificazione energetica possono esere richiesti solo da determinate categorie di persone, società oppure enti. Nella fattispecie:
- persone fisiche, contribuenti che conseguono reddito d’impresa, associazioni tra professionisti, soci di cooperative ed enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, a condizione che siano soggetti al pagamento dell’Ires;
- titolari di un diritto reale sull’immobile;
- istituti autonomi per le case popolari.
Per accedere alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica, bisogna presentare le fatture e le ricevute di tutti i pagamenti legati ai lavori. Un tecnico abilitato dovrà, inoltre, redigere una relazione in cui certifica che il tuo immobile ha i requisiti richiesti per accedere agli Ecobonus. Serve anche un attestato di certificazione energetica nel quale venga specificato il miglioramento dell’efficenza energetica in seguito ai lavori.
Tutti questi documenti vanno inviati attraverso il sito dell’Enea (l’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica) entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Sul sito troverai anche tutte le informazioni utili e i moduli da compilare.
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