Riqualificare casa con il Superbonus, italiani frenati dai costi

Secondo una ricerca, l'impegno economico spaventa il 38% degli intervistati, anche alla luce degli incentivi previsti

delibera 218/2021
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Gli italiani stanno ancora riflettendo se affrontare o meno l’impegno economico richiesto per gli interventi di efficientamento energetico della propria abitazione, nonostante le agevolazioni previste dal Superbonus 110%. Lo rivela la ricerca commissionata a SWG da Bluenergy Group, che fotografa l’approccio degli italiani verso la riduzione dell’impatto energetico della casa, a un anno dall’introduzione della misura di incentivazione introdotta dal decreto legge “Rilancio” del 19 maggio 2020.

Lotta agli sprechi sui consumi: le abitudini degli italiani

Gli italiani si impegnano a migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione attraverso un cambio delle abitudini, più attente e votate al risparmio: il 55% dichiara, infatti, di utilizzare la doccia al posto della vasca da bagno, mentre il 14% è intenzionato a installare una doccia nei prossimi due anni. Gli altri fattori presi in considerazione più di frequente, sono: la scelta di elettrodomestici ad alta classe energetica (40%), l’abbandono di sistemi di riscaldamento a combustione (33%) o l’utilizzo di tende parasole per favorire il fresco nelle stanze più esposte al sole (32%).

Il 25% degli intervistati, inoltre, ha già scelto un fornitore di energia elettrica che utilizza fonti rinnovabili e gas a impatto nullo o compensato, mentre il 26% intende farlo nei prossimi due anni.

Il Superbonus per il risparmio energetico nei condomini

Questo tipo di accorgimenti, sono più diffusi tra chi abita in grandi condomini: il 62% ha già la doccia nella propria abitazione, il 44% ha abbandonato l’utilizzo di sistemi di riscaldamento che prevedono la combustione e il 38% ha installato tende parasole. La più capillare diffusione di queste accortezze, secondo la ricerca, è da ricercare nel fatto che, con molte unità abitative, la maggioranza preferisce soluzioni che utilizzano lo spazio e le superfici disponibili in modo più efficace, piuttosto che essere conseguenza di un orientamento consapevole alla sostenibilità.

Tra le novità incluse nel Superbonus, c’è la possibilità di godere di un maxi beneficio fiscale per chi esegue interventi di isolamento termico su più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio: stando ai dati della ricerca, nel 19% dei casi risulta già presente, mentre il 27% del campione prevede di farlo nei prossimi due anni.

Superbonus per fotovoltaico ed e-mobility, i dati

L’installazione di pannelli fotovoltaici (8%) e di colonnine elettriche (3%) risultano gli interventi meno comuni, principalmente per l’impegno economico che richiedono. Oltre al costo, sulla bassa predisposizione a installare colonnine di ricarica inciderebbe anche la limitata diffusione dei veicoli elettrici.

Le criticità del Superbonus sono legate all’impegno economico

I motivi che maggiormente frenano gli italiani a impegnarsi in interventi di riqualificazione energetica, anche alla luce delle opportunità e dei vantaggi offerti dal Superbonus 110%, sono l’impegno economico (38%) e l’impegno in termini di tempo ed energie (24%) che richiedono. A riprova del fatto che il principale freno all’adozione di queste misure è il costo, il 24% del campione afferma che potrebbe prendere in considerazione la possibilità di effettuare alcuni interventi ma a fronte di maggiori contributi economici da parte dello Stato, oltre a quelli già esistenti.


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