Secondo il rapporto Irena, nell’ultimo anno la green economy ha creato 1 milione di nuovi posti di lavoro. Le rinnovabili decollano in Asia
Le rinnovabili diventano un’industria sempre più potente. Nonostante politiche governative discutibili che ancora non lesinano forti investimenti in combustibili fossili, la green economy continua a segnare trend di crescita significativi. Le ricadute per la collettività sono significative e non si esprimono soltanto in abbattimento dei consumi e minor impatto ambientale ma anche in creazione di posti di lavoro, per un indotto che assume proporzioni consistenti.
Sempre più lavoro nel settore rinnovabili
Irena, agenzia internazionale del settore energie rinnovabili, ha pubblicato un rapporto intitolato Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2015, rivelando come il polo della green economy svolga un ruolo sempre più centrale in seno agli equilibri economici mondiali. L’indagine, in particolare, si è soffermata sul rapporto tra risorse ‘verdi’ e creazione di posti di lavoro.
Secondo il rapporto, nel 2014 la green economy ha dato impiego a circa 7,7 milioni di lavoratori, per una crescita di circa 1 milione di posti nell’arco di un solo anno. il trend, che potrebbe segnare ulteriori crescite nei prossimi anni, è stato favorito soprattutto dal’implementazione di nuove tecnologie, che hanno portato a un abbattimento dei costi e al conseguente aumento degli investimenti in rinnovabili.
Le nuove potenze vengono dall’Est
Uno dei dati più significativi riguarda lo spostamento degli equilibri economici globali: le potenze nascenti dell’Asia, infatti, stanno assorbendo segmenti di mercato sempre più rilevanti, con Cina (leader assoluto), Giappone, India, Indonesia e Bangladesh nelle prime dieci posizioni per numero di individui occupati nel settore.
La crescita del mercato asiatico si accompagna alla discesa di quelli americano ed europeo, i quali oggi conquistano il 25% delle quote, contro il 31% attestato solo nel 2012.
Nel fotovoltaico il maggior numero di impiegati
Il fotovoltaico è il comparto che genera il maggior numero di posti di lavoro, con 2,5 milioni di professionisti. Seguono i biocombustibili liquidi (1,8 milioni di impiegati) e l’eolico (più di un milione). Scorrendo la graduatoria troviamo le biomasse (822 mila), l’energia solare utilizzata per il riscaldamento (764 mila) e il biogas (381 mila).
“La ricerca di Irena – ha dichiarato Adnan Z. Amin, direttore generale dell’agenzia – stima che se la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale raddoppiasse entro il 2030, ci sarebbero più di 16 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.