Come lavora l’Osservatorio per la povertà energetica
“L’osservatorio vuole essere un ambiente virtuale di condivisione di dati, esperienze e metodi ad oggi realizzati e testati, in modo da favorire un lavoro di sinergia e di analisi per elaborare una strategia efficace contro il fenomeno della povertà energetica“; spiega a Canale Energia Marina Varvesi project manager di Aisfor presente al lancio della piattaforma a Bruxelles, come ente italiano impegnato nella lotta alla povertà energetica con due progetti europei SMART-UP e ASSIST, quest’ultimo come coordinatore del progetto, che andranno a implementare i dati dell’osservatorio. “Avere un luogo virtuale dove poter condividere e quindi trovare tutto quanto fatto per contrastare la povertà energetica potrà essere utile, basti pensare che ad oggi non c’è una definizione condivisa in Europa del concetto di povertà energetica e auspichiamo che la condivisioni di buone pratiche aiuti ad arrivare velocemente a soluzioni pratiche, le stesse che le persone indigenti chiedono agli enti preposti quotidianamente”.
Povertà energetica il ruolo dell’Italia
Di fatto una iniziativa che potrebbe favorire la risoluzione del problema della povertà energetica Europea che richiede la collaborazione di tutti i soggetti europei coinvolti in questo settore per la condivisione di dati-Di cui è necessaria una declinazione chiara di metodi e competenze. “I progetti ASSIST e SMART-UP sono già inseriti tra le iniziative europee censite e sicuramente utilizzeremo l’osservatorio per diffondere i risultati delle ricerche svolte pubblicando tutti i rapporti e le pubblicazioni prodotte” spiega la Varvesi che sottolinea il ruolo della partecipazione “Auspichiamo che tutti gli attori che operano nel contrastare il fenomeno utilizzino questo strumento così da renderlo in tempi brevi effettivamente uno strumento di repository sulla povertà energetica utile a fornire supporto all’utente finale ossia i cittadini chi oggi vivono appieno il problema”.
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