L’Acquirente unico come una sorta di gruppo di acquisto di energia per difendere i consumatori più vulnerabili dallo spettro della povertà energetica, ancora più penalizzati dal passaggio dal mercato tutelato a quello libero. È l’obiettivo del disegno di legge proposto dal Partito democratico e presentato in conferenza stampa al Senato da Francesco Boccia, presidente del gruppo dem a Palazzo Madama; Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera; Annalisa Corrado, europarlamentare e responsabile ambiente ed energia del partito; il senatore Nicola Irto e il deputato Vinicio Peluffo.
Nelle intenzioni dei proponenti, si tratterebbe di una soluzione strutturale senza oneri per la finanza pubblica, in grado di portare trasparenza e chiarezza nei prezzi e nel mercato dell’energia. Avendo l’Italia aggiornato da poco il Pniec, che prevede una sempre maggiore penetrazione delle rinnovabili nel sistema energetico nazionale, l’Acquirente unico dovrà acquistare energia pulita con percentuale crescente.
“Proposta dalla forte valenza sociale” contro la povertà energetica
Ciò farebbe sì di costruire nel tempo “una domanda certa e stabile per i produttori interessati a stipulare contratti Ppa con una controparte pubblica” spiega nella nota stampa l’eurodeputata, Annalisa Corrado: “È dunque una proposta dalla forte valenza economica ma anche e soprattutto sociale, in un paese come l’Italia che paga il prezzo più alto dell’energia in Europa, la quale a sua volta sconta su questo un tema di competitività con Cina e Usa”.
Secondo i numeri illustrati in conferenza stampa, la famiglie da tutelare sarebbero 2 milioni, il 7% del totale dei consumatori, costituiti principalmente, secondo il censimento del gruppo politico, da lavoratori poveri, anziani, abitanti delle isole minori e delle zone periferiche che non possono pagare il prezzo dell’energia sul mercato libero, il cui passaggio dal servizio di maggior tutela avrebbe “significato un rincaro dei costi di circa il 50% per famiglie che non sono in grado di sopportare questo peso”.
Irto: “Preoccupati da come il Governo affronta la transizione energetica”
Il ruolo dell’Acquirente unico, in base allo schema di ddl proposto, “potrebbe costituire l’intervento dello Stato a sostegno dei clienti vulnerabili, calmierando i prezzi” spiegano i rappresenti del Partito democratico. In sostanza, si muoverebbe come un gruppo d’acquisto per “spuntare il miglior prezzo di mercato. È una soluzione che avrebbe il pregio di essere strutturale, senza oneri, in grado anche di rendere più chiari mercato e prezzi dell’energia”.
I prossimi passi prevedono ora l’immediata calendarizzazione, “affinché dalle dichiarazioni che qualche esponente della maggioranza fa, si passi ai fatti” dichiara nella nota congiunta Nicola Irto, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, “anche perché siamo preoccupati da come il Governo affronta la transizione energetica”.
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