Con la crescita dell’inflazione misurata dall’Istat in +1,3 punti percentuali, “sostenuta ancora prevalentemente dai prezzi dei beni energetici”, “le ricadute per i cittadini saranno di +387,40 euro annui a famiglia”. Federconsumatori accende i riflettori sulla crescita “senza sosta“ di disagio e povertà. In particolare, di povertà energetica, condizione in cui vive l’8,8% delle famiglie italiane.
Misure urgenti contro la povertà energetica
“Una condizione che indica la difficoltà di una famiglia ad acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici o una situazione in cui l’acquisto dei servizi energetici necessari alla famiglia implica una distrazione di risorse superiore a un valore socialmente accettabile”, rimarca Federconsumatori in una nota stampa.
In campo energetico Federconsumatori ricorda la propria richiesta di lungo corso di “avviare una riforma generale della tassazione in bolletta, a partire da un’attenta revisione dei famigerati oneri di sistema”. In tal senso, sarà imprescindibile “aprire una seria e approfondita discussione sulle politiche energetiche, sulla transizione ecologica e sulle misure da adottare per informare e tutelare i cittadini” anche con l’Autorità per l’energia.
Con l’arrivo dell’estate poi incrementano i costi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Secondo Federconsumatori il governo dovrebbe intervenire “con urgenza su tale versante adottando misure efficaci a sostenere le famiglie in questa delicata fase, avviando opportuni piani di rilancio dell’occupazione, operando la proroga del blocco dei licenziamenti e rafforzando l’azione di contrasto all’evasione fiscale”.
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