Dieci anni di rilevazioni dimostrano come le rinnovabili siano sempre più dentro la visione collettiva. “E’ grazie anche alla crescita dell’evidenza dei cambiamenti climatici ” spiega a Canale Energia Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazionee Univerde, nel corso della presentazio e dei dati del XVII Rapporto: “Gli italiani, il solare e la green economy”, realizzato dall’Osservatorio sul solare della Fondazione e da Noto Sondaggi, al convegno: “La transizione energetica e la riconversione ecologica per un Green New Deal”, presso l’Auditorium del Maxxi a Roma alla presenza anche del sottosegretario Morrasut.

I dati del report

MENSILE Novembre 2019 250
Leggi il mensile completo di Canale Energia In copertina la foto del primo concorso fotografico di QE 2017 autore Michele Rallo

Un patrimonio, questo della Fondazione, che fotografa un percorso in divenire del consenso degli italiani: il 90% degli intervistati ritiene che il Paese, pensando al futuro, dovrebbe puntare sul solare (+1% rispetto alla precedente rilevazione), il 66% sull’eolico. Al 4% troviamo i sostenitori del nucleare e al 5% quelli dei combustibili fossili.
Il 89% degli intervistati inoltre segnala di avere paura dei cambiamenti climatici. Il 79% è convinto che si sta facendo poco per contenere l’aumento delle temperature entro i 2 gradi. “Significa che le persone stanno collegando la necessità di una transizione energetica, di una forte azione di fuoriuscita dai combustibili fossili come una azione verso il benessere individuale e collettivo” sottolinea Scanio. I cittadini ci sono e non solo.

Il 72% degli italiani è certo che il mercato dell’energia del futuro andrà verso le rinnovabili. Un dato che anni fa sembrava impensabile come spiega Pecoraro Scanio, nella video intervista che segue: “alcune aziende hanno cambiato pelle in questi anni. Nel 2007 Enel contrastò la mia iniziativa degli incentivi al fotovoltaico. Per poi mettere a punto un’azienda, Enel Green power, che oggi è la prima azienda al mondo che investe sulle rinnovabili. Significa che quando la politica ha una visione poi il mercato la segue“, conclude il presidente della Fondazione Univerde che rimarca poi come anche l’idrogeno, che fu una sua intuizione del 2007, oggi è tornato ad essere al centro di possibili sviluppi industriali: “c’è chi pensa che possa essere uno dei carburanti puliti del futuro”.

Gli elementi di criticità

Il costo e le complicazioni burocratiche sembrano essere i più grandi nemici del settore delle rinnovabili. Che per quanto siano percepite fonti amiche e necessarie per uscire dalla debacle del clima, sono comunque, almeno in italia, qualcosa di complesso (44%). “Un suggerimento per il marketing di questo settore” sottolinea Antonio Noto, Direttore della Noto sondaggi.

L’intervento considerato prioritario per l’efficienza energetica della propria casa

Efficienza

Una scena da cui lo Stato è assente o quanto meno distante. Per il 93% (+2%) degli intervistati l’utilizzo del solare andrebbe sostenuto più di prima. Grande richiesta di incentivi e e di semplificazione di processi come l’autoconsumo.

Guardando ad aspetti ancillari, è richiesta una forte presenza dello Stato nella diffusione di paline di ricarica per le auto elettriche, sia nelle autostrade che nei centri urbani che, a parità di costo, il 61% del campione sarebbe favorevole ad acquistare al posto di un motore termico. . Nel complesso, il solare viene percepito come un’energia sicura (94%) e il 72% del panel è convinto che nel futuro l’energia trainante il paese sarà green.

Scegliere il solare oggi è…

Serve avere visione e strategia per invertire la tendenza dei consumi che siano energetici o di materie prime e trovare un modo per ridurre la propria impronta ambientale. Su questo gli stessi consorzi di recupero possono fare molto. “Anni fa ci siamo posti il tema del fine vita de pannelli fotovoltaici” ha sottolineato nel corso del convegno Giancarlo Morandi, presidente Cobat,ed è stata un’iniziativa lungimirante“, e semplice per il cliente finale aggiungiamo noi, (nel video l’intervista completa) che si può, si deve replicare anche su altre filiere.

Il rapporto tra gli italiani e la green economy lo potremmo definire roseo, il problema resta armonizzare tutto ciò che è di contorno.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.