povertà energetica

Il Parlamento EU ha modificato la proposta per garantire che i nuovi capitoli REPowerEU includano misure per ridurre le vulnerabilità energetiche che potrebbero influire sulle prossime stagioni invernali. Nella seduta del 25 ottobre, i deputati hanno anche convenuto che le misure incluse nei capitoli RePowerEU dovrebbero dare la priorità agli investimenti per affrontare la povertà energetica per le famiglie vulnerabili, le Pmi e le microimprese.

Secondo il testo adottato dalle Commissioni Bilancio e Affari economici e monetari, i paesi dell’UE che presenteranno un piano modificato di ripresa e resilienza, dopo l’entrata in vigore di questa proposta, dovranno includere misure per risparmiare energia, produrre energia pulita e diversificare gli approvvigionamenti energetici.

Combattere la povertà energetica

I deputati hanno concordato che gli ulteriori 20 miliardi di euro di sovvenzioni, proposti dalla Commissione, dovrebbero provenire da una precedente vendita all’asta di quote di emissioni nazionali nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE, invece di utilizzare quote dalla riserva di stabilità del mercato .

I deputati hanno inoltre chiesto alla Commissione di identificare ulteriori fonti per integrare il finanziamento delle azioni REPowerEU, anche fornendo la flessibilità per utilizzare i fondi non spesi, in particolare dal periodo 2014-2020. La proposta è che queste sovvenzioni aggiuntive siano distribuite agli Stati membri tenendo conto del loro tasso di dipendenza energetica, dell’aumento dei costi energetici per le famiglie e della quota dei combustibili fossili nel consumo interno lordo di energia.

Leggi anche Quali saranno i costi energetici dell’adattamento ai cambiamenti climatici

Misure transfrontaliere e clima

I deputati hanno anche convenuto che gli Stati membri dovrebbero essere autorizzati a chiedere un prefinanziamento, fino al 20% per finanziare i suoi capitoli REPowerEU e che il contributo delle autorità regionali, delle ONG e delle parti sociali dovrebbe essere preso in considerazione nell’attuazione delle nuove misure, si legge nella nota stampa.

Oltre a ciò, il principio del non arrecare danno significativo dovrebbe applicarsi ai capitoli REPowerEU, a meno che non siano soddisfatte diverse condizioni cumulative e solo per le misure in vigore entro il 31 dicembre 2024, fa menzione la nota.

Infine, gli eurodeputati invitano i paesi dell’UE a garantire che almeno il 35% della loro spesa nell’ambito dei capitoli REPowerEU sia destinato a misure che abbiano una dimensione o un effetto multipaese, anche se attuate da un paese dell’UE, e a meno che la Commissione non conceda una deroga in circostanze specifiche, conclude la nota stampa.

Leggi anche Povertà energetica: la Direttiva sugli edifici deve garantire case calde per i prossimi inverni


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.