Nasce il Fondo nazionale reddito energetico per le famiglie più vulnerabili

Il decreto firmato oggi 9 agosto dal Ministro dell’Ambiente destina duecento milioni di euro alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

Fondo nazionale reddito energetico
Foto Pixabay

I cittadini europei in condizioni di povertà energetica ammontano a circa 54 milioni, e l’Italia è fra i Paesi dove il fenomeno, ulteriormente aggravatosi con il caro energia, è più diffuso. Oggi, 9 agosto, la nascita del Fondo nazionale reddito energetico rappresenta un importante passo avanti per la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.

È stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a firmare il decreto che istituisce il Fondo: si parla di duecento milioni di euro da destinare alle famiglie in condizione di disagio economico per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

Un’equa sicurezza energetica

L’obiettivo del Ministero è “concretizzare un’equa sicurezza energetica”, consentendo l’accesso agevolato all’energia rinnovabile ai cittadini che appartengono a nuclei familiari con ISEE inferiore a 15mila euro o a 30mila, se i figli a carico sono almeno quattro.

“Con questo provvedimento perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile”, spiega Pichetto Fratin.

Leggi anche: La povertà energetica riguarda tutti, ecco perché

Quali sono le regioni cui saranno destinate le risorse del Fondo

L’80 per cento delle risorse del Fondo, alla cui operatività lavora il Gestore Servizi Energetici (GSE), sarà destinato a Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Abruzzo, Puglia, Sardegna e Sicilia. Gli impianti fotovoltaici al servizio delle unità residenziali dovranno essere di potenza nominale non inferiore ai due kilowatt e non superiore ai sei.


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.