Le bollette della luce? Ecco come leggerle senza problemi

bolletteluceLe bollette della luce a volte sono troppo complicate per gli utenti, ecco quindi una guida su come leggerle e capire cosa si nasconde dietro le voci sugli oneri e le imposte.

Con la crisi del lavoro che imperversa, sono sempre di più gli Italiani che perdono il posto o sono in cassa integrazione. Per tutte le famiglie colpite da questi disagi è veramente difficile sbarcare il lunario ed è pertanto indispensabile cercare di risparmiare quanto più possibile. Una delle voci che incide di più sul bilancio dei consumatori è proprio quella relativa alla spesa energetica. Per limitare i danni, è consigliabile porre le varie tariffe per la fornitura di energia a confronto, per cercare, quanto possibile, di ridurre i consumi. Per poter operare una scelta oculata e consapevole è però necessario conoscere bene la terminologia utilizzata nei contratti e nelle bollette della luce, ad esempio, in modo da saper comprendere ciò che un’offerta realmente comporta e capire se si tratta di quella più adatta per noi.

 

Dal primo gennaio 2011, infatti, l’Ente garante sui servizi dell’energia elettrica, si è espresso in merito e ha reso obbligatoria la semplificazione delle bollette per permettere una lettura più chiara delle utenze e soprattutto delle clausole contrattuali. Questa è sicuramente un’agevolazione per tutti i consumatori che vogliano tagliare sui costi dell’elettricità e per farlo vogliono capire dettagliatamente le loro spese mensili.

 

Quello della trasparenza è un principio diventato cardine a livello ammiinistrativo su tutti i livelli. Informazioni, procedure e gestione burocratica devono essere più chiare possibile e deve essere permesso alla cittadinanza di mantenersi informata senza difficoltà e in modo rapido e lineare. Così anche il settore energie si adegua.

 

Con questo provvedimento, infatti, le bollette devono essere chiare e semplici e devono contenere tutte le indicazioni per comprendere a pieno le clausole presenti: capire il significato delle voci di costo che paghiamo con la bolletta è importante perché un consumatore può capire da dove trarre risparmio.

 

 La bolletta semplificata ormai è un obbligo sia per gli operatori del mercato libero che per il servizio di maggior tutela ed è composta da un quadro sintetico, dove sono espresse tutte le informazioni principali, e da un quadro di dettaglio, dove le informazioni sono più specifiche.

 

Il quadro sintetico, infatti, comprende informazioni come il riepilogo dei consumi, la somma da pagare, le date di scadenza del pagamento e le caratteristiche del servizio.

 

 Quello di dettaglio, invece, suddivide tutte le voci di costo, chiarisce le fonti dalle quali è prodotta l’energia (se si tratta di fonti rinnovabili o di fonti combustibili tradizionali) e fornisce indicazioni all’utente in caso di mancato pagamento dell’utenza.

 

Nello specifico quindi contiene: i servizi di vendita, i servizi di rete, le imposte e gli oneri di sistema. I servizi di vendita variano da operatore a operatore e sono relativi al prezzo dell’energia, ovvero i costi della provvista di energia elettrica, e al prezzo di dispacciamento, ovvero i costi giornalieri per l’erogazione dell’energia. Questi servizi influiscono sul costo finale della bolletta per il 50% sul totale.

 

 I servizi di rete sono quelli relativi alla distribuzione, al trasporto e alla valutazione dell’energia da parte dei fornitori; non variano da operatore a operatore perché sono uguali in tutta la nazione e sul totale della bolletta incidono per il 35%.

 

Le imposte, invece, sono le voci di costo che pesano il 15% sul totale del costo della bolletta: sono imposte relative al consumo, all’Iva (che può variare) o sono accise, ovvero imposte erariali che inseriscono gli enti locali: tutte queste sono tasse che sono applicate all’effettivo consumo di energia.

 

Infine gli oneri di sistema, che sono dei contributi previsti dalla legge che sono destinati a diverse finalità indicati nella bolletta dalle voci A3, A4, A5 e A2 e che si riferiscono rispettivamente alla promozione delle energie da fonti rinnovabili, al mantenimento dei regimi speciali tariffari, ai contributi per la ricerca e lo sviluppo e infine un contributo per lo smantellamento delle centrali nucleari; tasse che incidono anch’esse per il 15% sul totale della bolletta.

 

Ovviamente molti di questi costi possono variare da operatore a operatore ed è per questo che è importante che un consumatore confronti tutte le offerte presenti nel mercato e scelga quella più inerente alle proprie esigenze economiche.


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