L’auto a idrogeno emette solo vapore acqueo e monta un motore che può arrivare a 114kW e 155 cavalli che ha superato un test di 100.000km
Il mercato delle auto a combustibili alternativi è in forte crescita, anche grazie alle agevolazioni sulle imposte e sulle assicurazioni. Confrontando le migliori polizze per auto elettriche, ibride e GPL abbiamo notato come sia più conveniente assicurare un’auto green piuttosto che un’auto tradizionale. E adesso un nuovo giocatore sta entrando in campo: l’auto a idrogeno.
In occasione del Salone Internazionale dell’Auto di New York, la Toyota Mirai è stata nominata World Green Car del 2016. La casa giapponese non poteva scegliere un nome migliore per questo suo modello all’avanguardia: Mirai, infatti, nella lingua del Sol Levante significa “futuro”. E una macchina a zero emissioni che può raggiungere i 114kW di potenza rappresenta il futuro.
Come funziona una macchina a idrogeno?
Il segreto alla base delle ottime prestazioni della Toyota Mirai sono le celle a combustibile. Questi dispositivi, detti anche pile a combustibile, permettono di creare elettricità partendo da determinate sostanze, tipicamente idrogeno e ossigeno. Grazie a questa tecnologia Toyota è riuscita a creare un’auto con quasi 500km di autonomia e un tempo di rifornimento che non arriva neanche a 5 minuti.
Ma come funziona un motore di questo tipo? L’idrogeno viene pompato nei serbatoi in fibra di carbonio in forma gassosa e lì viene conservato. L’ossigeno, invece, arriva direttamente dall’aria esterna attraverso delle ventole e raggiunge il pacco di celle a combustibile separatamente dall’idrogeno. Una volta raggiunte le pile avviene la reazione chimica che crea l’elettricità che fa funzionare la macchina. La cosa più sorprendente? Tutto ciò che vedrete uscire dal tubo di scappamento è acqua.
Per ora, l’unico problema che presenta questa macchina è il prezzo: in Germania viene venduta a 66.000€ + IVA, anche se Toyota sta studiando forme di leasing specifiche. Per adesso la Mirai viene venduta solo in Giappone, USA, Germania, UK e Danimarca e sbarcherà tra poco in Belgio, Olanda, Norvegia e Svezia. In Italia, per adesso, non verrà distribuita perché, secondo le parole della Toyota, ci sono limitazioni normative che impediscono la commercializzazione di questo tipo di vettura.
Toyota Mirai: il test dei 100.000km
Essendo giàin commercio da settembre dello scorso anno è stato possibile effettuare dei test sulla Toyota Mirai anche nel lungo tragitto. Uno di questi, l’ha vista percorrere 100.000km inquasi cinque mesi con l’obiettivo di capire come avrebbe reagito la macchina a uno stress di questo tipo.
Per 107 giorni, ogni giorno, la Mirai ha viaggiato per 16 ore in condizioni di utilizzo reali, anche a temperature rigide di -20°. È servita una tonnellata di ossigeno per alimentarla ma gli unici interventi che l’auto ha richiesto sono stati la sostituzione dei pneumatici e delle pasticche dei freni anteriori. Il motore ha retto senza nessun problema in tutte le condizioni atmosferiche e di guida.
Ottimi sono stati anche i feedback da parte dei piloti professionisti che hanno condotto i test: interni confortevoli e tecnologici, molto spazio a disposizione, grande semplicità di manovra e ottima accelerazione. Il rifornimento dura poco più di tre minuti ed è semplice come quello di un’auto a benzina, oltre a essere più sicuro. A differenza di un’auto elettrica, invece, non bisogna tenerla in carica senza poterla utilizzare perché il rifornimento può avvenire in qualsiasi momento e la vettura è subito disponibile.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.