La Commissione europea con il “Fit for 55” dimentica la povertà energetica

Secondo alcune indiscrezioni rilanciate da Friends of the Earth Europe e the Right To Energy Coalition, il pacchetto che sarà annunciato nei prossimi giorni, mette a rischio i cittadini vulnerabili

Fit for 55 hands-povertà energetica salute
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

La Commissione europea rischia di lasciare al freddo le famiglie in povertà energetica. E’ quanto emerge da alcune indiscrezioni riportate da Friends of the Earth Europe e the Right To energy coalition rispetto all’annuncio del prossimo pacchetto Fit for 55 nuove proposte legislative della Commissione sull’energia.

Sembra che la Commissione intenda estendere il sistema di scambio di emissioni dell’UE agli edifici e ai trasporti legati agli Ets. Una manovra che, denunciano le due associazioni, aumenterebbe il rischio di povertà energetica per milioni di famiglie. Il testo dovrebbe essere annunciato il prossimo 14 luglio.

Nonostante ciò il testo adotta alcune misure incoraggianti per aiutare a contrastare l’avanzamento della povertà energetica, grazie a un nuovo articolo per proteggere i consumatori vulnerabili e, significativamente, una parte dei risparmi energetici garantiti da programmi di mitigazione della povertà energetica.

“Questo pacchetto “Fit for 55” non è adatto alla giusta transizione energetica di cui le persone e il pianeta hanno un disperato bisogno. Obiettivi più forti per ridurre gli sprechi energetici aiuteranno a ridurre il carbonio, ma non abbastanza per fermare la crisi climatica e gli obiettivi non saranno vincolanti per i governi che devono attuarli” spiega Martha Myers, attivista per la povertà energetica per Friends of the Earth Europe. “La proposta mossa della Commissione di estendere lo scambio di emissioni agli edifici mostra una completa mancanza di solidarietà: getterà le persone a basso reddito in acque ad alto prezzo dell’energia offrendo solo un galleggiante di sostegno per alleviare la povertà energetica“.

Forme di finanziamento per supportare la povertà energetica previste dal “Fit for 55”

Tra i finanziamenti a supporto delle persone in povertà energetica dovrebbe essere presente un nuovo Strumento sociale per l’azione per il clima” utile a garantire fondi cruciali e assistenza tecnica per le famiglie a basso reddito nel Green deal. Tuttavia rilasciano nella nota le associazioni “i dettagli sono vaghi e la fonte di entrate è ancora controversa ed è improbabile che sia sufficiente”.

La posizione delle due associazioni, per quanto dichiaratamente favorevole a porre maggiori vincoli sull’efficientamento energetico, è scettica rispetto la mancanza di obiettivi vincolanti a livello nazionale. Fattore che rischia di rendere inapplicabile l’obiettivo che, posto al 37% entro il 2030, è ancora troppo basso per mantenere le temperature globali al di sotto di 1,5°C.

I timori rispetto il meccanismo degli Ets

L’introduzione del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (Ets) negli edifici e nei trasporti potrebbe comportare un onere sproporzionato da affrontare per i cittadini vulnerabili, perché sembraqno mancare le esenzioni a favore dei 50 milioni di europei in povertà energetica. Un timore che rimane secondo le due associazioni, nonostante il capo del Green deal, Frans Timmermans, abbia assicurato di destinare il 50% delle entrate del nuovo Ets agli edifici per sostenere le famiglie vulnerabili.

Speravamo davvero che la Commissione europea fosse all’altezza della sua promessa di un Green deal che non lasciasse indietro nessuno, ma invece questo pacchetto darà un pugno sul naso alle persone con problemi di energia” dichiara Freek Spinnewijn di Friends of the Earth Europe. “È un passo avanti, due indietro. Sebbene ci siano alcuni programmi per le persone a basso reddito, nel complesso li lascerà con bollette energetiche più elevate o al freddo. È semplicemente sbagliato.”

Friends of the Earth Europe e the Right To Energy Coalition chiedono quindi di eliminare queste modifiche al meccanismo degli Ets per gli edifici, rafforzando invece gli obiettivi di efficienza energetica e renderli vincolanti a livello nazionale. Garantendo infine finanziamenti sostanziali per il Fondo sociale per l’azione per il clima così da garantire l’accesso a ristrutturazioni e implementazione di energie rinnovabili per le famiglie con basso reddito.


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