Impianti fotovoltaici: sono convenienti anche senza incentivi?

FvfuturoCon il termine di Conto Energia, continua a essere conveniente l’acquisto e l’installazione degli impianti fotovoltaici? Cerchiamo di capirlo con questa analisi

Il cosiddetto Conto Energia, ovvero quello strumento statale che ti permetteva di ricevere incentivi per 20 anni dopo l’installazione di un impianto fotovoltaico, non esiste più. L’unico aiuto a cui si può aspirare è la detrazione Irpef fino al 50% sui lavori di ristrutturazione del proprio immobile e pochi altri incentivi statali. Riuscire, quindi, ad acquistare impianti fotovoltaici è diventato difficile per molte persone, visto l’ingente investimento iniziale che richiede questa operazione. Una soluzione, comunque, può essere quella di richiedere un prestito personale. Ma gli impianti fotovoltaici sono rimasti un acquisto conveniente nonostante la mancanza di incentivi statali? Vediamo quali vantaggi e costi comportano e cerchiamo di capirlo.

Gli impianti fotovoltaici convengono anche senza incentivi statali?

Ci sono diversi motivi per i quali l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici rimane comunque un’operazione conveniente nel lungo periodo. Prima di tutto, rispetto al passato costa molto meno: con circa 6.000 euro, IVA compresa, si riesce a comprare e mettere in funzione un impianto da 3 kWp per la propria abitazione (il kWp è l’unità di misura che indica la potenza teorica che può riprodurre, al massimo, un generatore elettrico).

Gli impianti fotovoltaici, inoltre, permettono l’autoconsumo di energia elettrica, ovvero la “creazione” e l’accumulo dell’energia di cui si ha bisogno per i consumi quotidiani. Di conseguenza, si ottiene un non trascurabile risparmio sulla bolletta della luce oltre che su quella del gas, se l’impianto viene abbinato a una pompa di calore. L’autoconsumo viene permesso dai cosiddetti sistemi di stoccaggio, che puoi acquistare e installare godendo delle detrazioni Irpef di cui parlavamo. Questi dispositivi mantengono l’energia elettrica accumulata e ti permettono di utilizzarla anche di notte o quando il cielo è coperto.

Di conseguenza, possiamo rispondere affermativamente alla nostra domanda: gli impianti fotovoltaici sono ancora un buon investimento, nonostante la mancanza degli incentivi statali. Ma quale sarà la situazione in futuro?

Si tornerà a incentivare l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile?

Le decisioni dei Governi che si sono successi alla guida del Paese negli ultimi anni non fanno ben sperare sotto questo punto di vista. Anzi, gli esperti hanno concluso che gli aiuti al mondo delle energie rinnovabili sono in diminuzione e continueranno a esserlo a meno di cambi di rotta imprevedibili. L’energia costerà all’utente finale dal 10 al 30% in più rispetto ad adesso, rendendo l’autoconsumo un aiuto non indifferente.

In Italia, ben 11 milioni di abitazioni e 3 milioni di palazzine potrebbero installare senza problemi degli impianti fotovoltaici, ma hanno deciso di farlo solo mezzo milioni di immobili. Se tutti questi, invece, ne acquistassero uno, ben il 50% del nostro fabbisogno energetico verrebbe coperto soltanto dall’energia solare. Il risparmio per tutti sarebbe enorme, come lo sarebbero le conseguenze positive sull’ambiente.

Ma il Governo rallenterà l’utilizzo di combustibili fossili?

Purtroppo, anche sul fronte della lotta ai combustibili fossili, il futuro non sembra essere roseo. Infatti, gli aiuti alle aziende che si occupano di estrarre, trasportare e vendere questi carburanti, arrivano a 2,7 miliardi di euro l’anno. Legambiente ha calcolato, addirittura, una cifra che sfiora i 17 miliardi.

Finché continueranno a esserci forti esenzioni fiscali per l’acquisto di combustibili fossili, investimenti di società a maggioranza pubblica in questo ambito e finanziamenti tramite banche e altre istituzioni finanziare statali, non c’è molto ottimismo su un rallentamento dell’uso di combustibili fossili.

Questa situazione può rendere ancora più conveniente e remunerativo, nel lungo periodo, acquistare un impianto fotovoltaico proprio in questo momento, quando ancora qualche incentivo statale sopravvive.

 


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