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I ministri dell’Energia dell’UE si sono incontrati a Lussemburgo il 26 ottobre per uno scambio di opinioni sull’aumento dei prezzi energetici e per discutere le possibili misure di attenuazione a livello nazionale e dell’Unione stessa. Il summit straordinario si è tenuto per dare seguito alle ultime discussioni del Consiglio europeo che ha conferito mandato all’Energy Council di continuare a lavorare su questa importante questione e avere una prima discussione formale sulla “cassetta degli attrezzi” dell’esecutivo europeo presentata lo scorso 13 ottobre.

I prezzi dell’energia

Il dibattito si è concentrato principalmente su due questioni.

  1. Individuare le modalità di azione, a livello continentale, volte a sostenere e integrare le misure immediate per mitigare l’impatto dell’aumento dei costi energetici sui cittadini e sulle imprese dell’UE.
  2. Inquadrare le misure a medio termine sufficienti per affrontare la sfida delle future fluttuazioni dei prezzi dell’energia.

Come si legge nell’esito della riunione del Consiglio, i ministri hanno convenuto che le misure nazionali devono essere adottate con urgenza per tutelare i consumatori più vulnerabili. In questo contesto, la necessità è coordinare le azioni nazionali. I rappresentanti dell’Energia hanno inoltre discusso possibili opzioni a medio e lungo termine, tra cui la riforma del funzionamento del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, programmi di acquisto congiunto di gas e soluzioni di livello per lo stoccaggio.

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La transizione energetica è la soluzione ai rincari

Alcuni Stati membri hanno sottolineato che le politiche climatiche e la transizione green fanno parte della soluzione e non della causa dell’aumento dei prezzi dell’energia. Da questo punto di vista, gli investimenti in rinnovabili, efficienza energetica e integrazione dei sistemi energetici rimangono fondamentali per aumentare la resilienza dell’UE.

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Al tavolo dell’incontro i ministri hanno chiesto ulteriori analisi e valutazioni in particolare sugli studi di funzionamento dei mercati del gas e dell’elettricità. Un rapporto preliminare dell’Agenzia europea per la cooperazione dei regolatori dell’energia (Acer) farà luce sulla situazione del mercato elettrico. La valutazione preliminare da parte dell’Autorità europea sugli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) fornirà invece una maggiore chiarezza sull’integrità del mercato europeo del carbonio. Le analisi serviranno come input per ulteriori deliberazioni e possibili future azioni.

Infine, l’invito alla Commissione è stato quello di chiarire il ruolo del gas naturale e dell’energia nucleare nella tassonomia dell’UE per la finanza sostenibile.

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