Nonostante i prezzi dell’energia siano scesi rispetto a qualche mese fa, il risparmio energetico resta fra le priorità dei cittadini europei. È quanto emerge da una ricerca condotta da Statista per conto dell’azienda svedese Vattenfall, tra i maggiori fornitori di energia elettrica in Europa.
L’indagine, che ha coinvolto cinquemila utenti fra Svezia, Finlandia, Francia e Germania, svela che la maggior parte dei consumatori sta adottando un numero sempre maggiore di soluzioni volte a ridurre i propri consumi di elettricità, benzina e acqua, così come quelli legati al riscaldamento. Fra queste, si segnalano un minore ricorso all’illuminazione domestica, docce più brevi, la scelta di cicli a basse temperature per la lavatrice, e persino l’andare a letto prima o il trascorrere più tempo fuori casa.
Il contributo dei consumatori alla transizione energetica
I francesi sono i più virtuosi. A livello generale, i cittadini di tutte le età sostengono che risparmiare energia sia molto importante. Un’affermazione che si traduce più facilmente in azioni concrete da parte degli utenti sopra i 50 e, ancor di più, sopra i 65 anni. Al di là delle buone abitudini citate prima, fra le soluzioni adottate ci sono anche strumenti come le lampadine a LED, gli interruttori per le prese di corrente, i soffioni doccia a risparmio idrico, i paraspifferi. Il gap generazionale scompare di fronte alla volontà di investire in tecnologie più avanzate, come pannelli solari e pompe di calore.
Leggi anche: Nuove norme per favorire il risparmio energetico nell’UE
“Tutte queste piccole azioni contribuiscono alla riduzione della domanda di energia da parte dell’intera società, ma nel medio e lungo periodo servono anche investimenti nell’efficienza energetica e nell’energia rinnovabile: il nostro obiettivo è quello di supportare i consumatori nel viaggio verso la libertà dai combustibili fossili”, ha dichiarato Martijn Hagens di Vattenfall.
La volontà di ridurre costi e impatto ambientale
Per nove consumatori su dieci, il risparmio in bolletta è la ragione principale che li spinge a limitare i consumi energetici, seguito dalla volontà di risparmiare risorse naturali (oltre il 75 per cento) e di garantire che l’energia duri per tutti (oltre il 71 per cento). La percentuale di intervistati preoccupati per gli attuali prezzi dell’energia è calata rispetto a gennaio, ma resta elevata (oltre il 67 per cento).
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.