Negli ultimi 12 mesi il 73,3% della popolazione italiana ha bevuto acqua del rubinetto, trattata e non. Di questi, il 44% dichiara di farlo quasi sempre. Percentuali in crescita del 10% rispetto al 2014. Sono alcuni dei risultati dello studio 2019 realizzato da Open Mind Research sotto il patrocinio di Aqua Italia su un campione di 2.000 individui maggiorenni rappresentativo di tutta la popolazione.
Perché scegliere l’acqua del rubinetto
Dunque l’attenzione degli italiani rispetto ai consumi in ottica sostenibile cresce. Sempre più consumatori adottano strumenti di refrigerazione e gasatura dell’acqua. Lo fanno per la comodità, nel 31,4% dei casi, il gusto, nel 24,3%, e per il minor costo rispetto all’acqua in bottiglie di plastica, 19,2%.
Paura dei fattori inquinanti
Resta, però, la paura per i fattori contaminanti presenti nell’acqua di rubinetto. Il 34,7% del campione ha dichiarato di essere “estremamente preoccupato” e il 55,5% “abbastanza”. In Sicilia, in particolare, oltre il 30% degli intervistati risulta restio nell’accettare acqua di rubinetto come alternativa a quella in bottiglia.
In Italia consumo elevato di bottigliette in plastica
L’Italia resta il principale consumatore europeo di acqua in bottiglia. Ogni anno vengono adoperate 11 miliardi di bottigliette in plastica, pari al 5% della raccolta differenziata, e solo il 43% viene riciclato.
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