Generare idrogeno a partire da gas naturale in un impianto di produzione auto-alimentato da 12 GW con tecnologia di cattura del carbonio. Il tutto riuscendo a produrre una quantità di energia low carbon sufficiente a riscaldare 3,7 milioni di case e 40.000 imprese e industrie nel nord dell’Inghilterra. E’ la proposta contenuta nel rapporto “H21 North of England” realizzato da Northern Gas Networks in collaborazione con Cadent ed Equinor. La relazione spiega come sia possibile immagazzinare la CO2 generata come sottoprodotto in modo sicuro in falde acquifere saline al di sotto del fondale marino, come quelle al largo della costa nord-orientale dell’Inghilterra.
Ruolo centrale nella decarbonizzazione
“L’idrogeno potrebbe avere un ruolo centrale nella decarbonizzazione del settore del riscaldamento – sottolinea il vice presidente esecutivo del settore New Energy Solutions di Equinor Pål Eitrheim in un articolo pubblicato sul sito dell’azienda – in qualità di principale fornitore di gas nel Regno Unito per molti decenni e leader globale in CCS, le raccomandazioni del rapporto NoE H21 si adattano perfettamente alla nostra strategia di essere una vasta azienda energetica dedicata allo sviluppo di soluzioni sostenibili per il futuro a basse emissioni di carbonio”.
“Questo lavoro illustra come il gas naturale e l’infrastruttura del gas possano essere parte della soluzione anche in un futuro a basse emissioni di carbonio, dove il gas naturale diventa un carburante di destinazione a zero emissioni”, aggiunge Eitrheim.
Nuovo sistema di trasmissione
Dalla relazione emerge come, per concretizzare questo progetto, sia necessario un nuovo sistema di trasmissione ad alta pressione con una capacità supplementare tale da consentire l’approvvigionamento futuro per l’industria, l’energia e i trasporti riuscendo a trasportare l’idrogeno nelle reti locali urbane. L’idrogeno può anche essere stoccato in modo sicuro fino al momento in cui si decide di utilizzarlo. Ad esempio, spiega il report, si potrebbe immagazzinare questa fonte di energia e decidere di utilizzarla nel periodo invernale quando la richiesta legata al riscaldamento risulta più alta.
Meno emissioni
Ma quanto potrebbe essere diffuso questo tipo di soluzione e quale impatto potrebbe avere in termini di riduzione delle emissioni inquinanti? La relazione sottolinea come un’introduzione graduale di questi sistemi a idrogeno potrebbe portare ad oltre 12 milioni di case nel resto del Regno Unito alimentate a idrogeno entro il 2050. Gli effetti sarebbero quelli di una “profonda decarbonizzazione”: si potrebbe arrivare a una riduzione di oltre 250 mln di ton di emissioni entro il 2050.
Il quadro normativo
I progressi nella diffusione di questo tipo di tecnologie dipenderanno molto dalle scelte politiche che verranno messe in atto e del quadro normativo. Elementi che influiranno sulla possibilità di finanziare il passaggio a questo tipo di produzione energetica.
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