Diverse le reazioni delle associazioni dei consumatori alla notizia dell’avviato avvio automatico, previa compilazione dell’Isee, del bonus in bolletta per luce, acqua e gas.
Tra i plausi e le richieste di maggiore adesione alle esigenze dei cittadini “la retroattività parte da gennaio, ma fino a giugno le persone vulnerabili non percepiranno il bonus” spiega a Canale Energia Alessandro Petruzzi vice presidente Federconsumatori avanzano anche altre richieste di attenzione.
Ma cosa c’è dopo il bonus? D’altronde l’automatismo è qualcosa di consolidato da metà 2020, nonostante l’inaspettato stallo dell’Autorità della privacy dello scorso dicembre, mentre gestire e risolvere le problematiche delle persone vulnerabili significa guardare a 360° il fenomeno.
Dopo il bonus in bolletta agire per una riduzione degli sprechi
“E’ giunto il momento di modificare il metodo di calcolo degli oneri accessori per aiutare (anche con il supporto dei bonus) le famiglie che fanno di tutto per limitare il consumo elettrico e del gas” è quanto dichiara in una nota l’Aeci, Associazione europea consumatori indipendenti, partner dell’Alleanza contro la povertà energetica.
“A nostro avviso, oltre agli interventi che, come promotori abbiamo evidenziato, la manovra più utile per combattere efficacemente la “Povertà energetica” è allargare la possibilità a tutti di sviluppare una vera efficienza/risparmio energetico e integrazione con le rinnovabili e sistemi di accumulo”. continua l’Aeci che rimarca la necessità delle aziende di superare la dipendenza dal carbone e dei consumatori di trasformarsi in prosumer.
Un’azione che possa far scattare un “circolo virtuoso” di “meno sprechi” che conduca verso la sostenibilità del Green deal europeo “meno sprechi = meno bisogno di energia = meno inquinamento = meno cambiamenti climatici = meno spesa energetica = meno Povertà energetica” conclude la nota
Non solo automatismo, guardare avanti all’estensione della maggior tutela
Federconsumatori in una nota commenta la soluzione dell’automatismo in bolletta come: “a nostro avviso incompleta e non del tutto in linea con le richieste del Garante in relazione alla tutela della privacy degli utenti.”
“Serve adesso anche stabilire una maggiore chiarezza sul mercato tutelato” incalza a Canale energia Alessandro Petruzzi vice presidente Federconsumatori “la proroga è utile ma no da certezze. Cosa accadrà ai vulnerabili scaduto il tempo? La legge Calenda prevedeva dei decreti attuativi che dovevano stabilire come tutelare i vulnerabili ma sono rimasti incompiuti. Come va definito ancora chi sia il moroso per necessità e chi no”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.