Come funziona e quali vantaggi offre un impianto geotermico domestico?
Gli impianti geotermici domestici, ancora poco conosciuti in Italia, sono invece molto diffusi negli USA e in Nord Europa. Ma sono davvero convenienti?
Un unico impianto per riscaldare e climatizzare la propria abitazione, con consumi bassissimi, costi di manutenzione minimi, rispettoso dell’ambiente e supportato da ottimi incentivi fiscali. Sono questi i pregi principali di un impianto geotermico domestico, una tecnologia poco diffusa attualmente in Italia, ma che potrebbe diventare nel tempo una soluzione conveniente per chi vuole risparmiare sui consumi del gas e del riscaldamento. Vediamo come funziona, in cosa consiste l’installazione e quali sono in vantaggi che si possono ottenere.
Geotermico domestico: come funziona?
L’energia geotermica è il calore naturale generato dalla Terra: questo si produce a seguito del processo di decadimento nucleare di elementi radioattivi, come l’uranio o il potassio, che si trovano all’interno del nostro pianeta. Fino a pochi anni fa, la tecnologia disponibile era in grado di sfruttare questo potenziale energetico soltanto nelle zone in cui la temperatura del sottosuolo è naturalmente molto alta. Oggi invece gli impianti geotermici sono in grado di produrre energia anche con temperature modeste, come quelle, tra i 12 e i 15 gradi, a cui si trova la maggior parte del sottosuolo italiano.
Questo è possibile grazie all’invenzione della pompa di calore geotermica, il cui lavoro è di trasferire calore dal terreno all’edificio. Gli altri tre elementi dell’impianto sono:
- le sonde geotermiche, ovvero delle tubature in polietilene ripiene di un fluido termovettore, che raccolgono l’energia termica del sottosuolo. Possono essere sia interrate verticalmente ad elevate profondità, sia disposte orizzontalmente più in superficie;
- il sistema di distribuzione del calore, ossia i terminali che diffondono l’energia termica raccolta. Anche se un impianto geotermico può funzionare con i tradizionali termosifoni, la soluzione ideale è l’utilizzo di terminali in grado di funzionare a temperature basse, come dei pannelli radianti o dei ventilconvettori;
- un serbatoio di accumulo, in cui l’acqua calda viene immagazzinata e riscaldata – se necessario con l’ausilio di un impianto fotovoltaico o di una caldaia a condensazione – per poi essere distribuita quando richiesta per il riscaldamento degli ambienti o per gli usi sanitari quotidiani.
D’estate l’impianto è in grado, invertendo il ciclo, di rinfrescare gli ambienti, fungendo da climatizzatore.
Installazione di un impianto geotermico: quando conviene?
Almeno in linea teorica, le caratteristiche del sottosuolo italiano consentono di sfruttare l’energia geotermica quasi ovunque. È comunque necessaria, prima dell’installazione, una perizia sulla fattibilità dell’operazione, per valutare se vi siano gli spazi necessari per l’allestimento del cantiere e per assicurarsi che il terreno in esame non abbia vincoli idrogeologici o acque sotterranee.
Va anche considerato che un impianto geotermico rende davvero al meglio solo se inserito in un edificio già predisposto per il suo utilizzo: quindi ben coibentato, per evitare dispersioni di calore, e magari fornito di pannelli fotovoltaici che integrino il sistema di riscaldamento dell’acqua.
La situazione ideale è quindi quella di un edificio di nuova costruzione, il cui progetto preveda già tutte le accortezze per far funzionare bene l’impianto, oppure di un edificio di cui sia in programma una complessiva ristrutturazione e riqualificazione energetica. Per quanto riguarda i costi, le cifre possono variare a seconda di molti fattori (condizioni geologiche, tipo di impianto etc.); indicativamente, la spesa per un’abitazione di 100 metri quadri si aggira tra i 10.000 e i 25.000 euro.
Geotermico domestico: i vantaggi
Detto ciò, se si è nelle condizioni adatte per l’installazione di un impianto geotermico, si potranno godere di numerosi benefici:
- possibilità di usufruire degli incentivi statali per la riqualificazione energetica per l’installazione;
- risparmio economico annuo del 50% circa rispetto ad una caldaia a metano, e del 75% circa rispetto ad una caldaia a GPL o gasolio;
- con lo stesso sistema si provvede anche alla climatizzazione degli ambienti in estate, eliminando il costo del condizionatore;
- energia pulita che non produce inquinanti e CO2;
- zero costi di manutenzione per un impianto con una vita media molto lunga: se la pompa di calore andrà sostituita ogni 15-20 anni, e i pannelli radianti ogni 20-30 anni, le sonde geotermiche sono garantite anche fino a 100 anni.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.