Fotovoltaico: bollette più leggere, indipendenza e sostenibilità fanno gola agli italiani

È quanto emerge da un’indagine di Otovo, marketplace specializzato, che mette anche in luce l’importanza dei bonus per gli intervistati.

Fotovoltaico
Foto Unsplash

Solo il 33,4 per cento degli italiani è in possesso di un impianto fotovoltaico. Almeno, stando al campione di oltre ottocento utenti intervistati da Otovo, marketplace dedicato alla vendita e installazione di pannelli fotovoltaici per il mercato residenziale.

In base ai risultati della sua analisi, pubblicati il 7 giugno, sono tre le motivazioni principali che spingono i consumatori ad abbracciare la “rivoluzione solare”: la necessità di ridurre le spese in bolletta (69,5 per cento), il desiderio di indipendenza dal punto di vista energetico (58,4 per cento) e la sostenibilità (49,7 per cento).

Incentivi e detrazioni fanno la differenza

L’opportunità di usufruire di incentivi statali e detrazioni fiscali è, per il 77,9 per cento degli intervistati, una delle ragioni per affidare l’installazione dell’impianto a un’azienda piuttosto che a un’altra. Seguono la possibilità di delegare le questioni burocratiche (60,6 per cento) e, più o meno sullo stesso piano, la qualità delle componenti e la reputazione dell’impresa.

L’importanza dei bonus è dimostrata anche dal fatto che sono proprio le incertezze in quell’ambito ad aver scoraggiato il 39,2 per cento degli utenti che non sono ancora passati al fotovoltaico. Che, secondo gli analisti di Otovo, è invece diventato ancora più conveniente dopo la fine del Superbonus.

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Un investimento che fa bene all’ambiente

“L’indagine che abbiamo svolto ha evidenziato anche come le potenzialità di un impianto solare non siano ancora ben comprese: basti pensare che solo il 37 per cento dei rispondenti ha indicato correttamente quattro/cinque anni come tempo di rientro dell’investimento, mentre il 61 per cento ha scelto dieci anni, quasi il doppio”, ha commentato Fabio Stefanini, managing director di Otovo Italia, Svizzera, Austria e Germania.

Otovo fotovoltaico
Fabio Stefanini, managing director Otovo Italia.

“Il nostro obiettivo, come Otovo, è anche quello di svolgere educazione al riguardo e di semplificare il più possibile l’accesso al solare”. C’è invece più consapevolezza riguardo al ridotto impatto ambientale del fotovoltaico, con il 64 per cento del campione che ha indicato un risparmio di duemila chili di anidride carbonica l’anno.


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