L’85% delle compagnie adotta una politica di investimento sostenibile e il restante 15% si propone di farlo nel prossimo futuro. È quanto emerge dall’edizione 2022 del Quaderno di approfondimento 2022 sulle politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani, l’indagine curata dal Centro studi e ricerche itinerari previdenziali e realizzata con il patrocinio di Asvis. Il documento propone un’indagine sulle strategie di finanza sostenibile e integrazione dei criteri Esg nei portafogli di fondi pensione negoziali e preesistenti, Casse di previdenza, fondazioni di origine bancaria e compagnie di assicurazione.
Dal campione indagato deriva l’evidenza di una crescente sensibilità degli istituzionali italiani nei confronti di finanza Sri e criteri Esg: crescita perseguita mediante strategie sempre più orientate soprattutto ai settori energetici e della silver economy.
Finanza sostenibile su 75% di patrimonio
In qualità di investitori istituzionali, con oltre 1.000 miliardi di euro di attivi a fine 2020, le compagnie di assicurazione possono giocare un ruolo fondamentale nella transizione verso la finanza sostenibile. Secondo l’indagine, alta è anche la percentuale di patrimonio cui viene applicata la strategia sostenibile, che supera il 75% nel 56% dei casi. Un dato ancora più rilevante se si considerano le ingenti risorse gestite dal settore. Per il secondo anno consecutivo infatti il Quaderno di approfondimento 2022, include il comparto assicurativo con 16 compagnie rispondenti per un totale investimenti prossimo ai 195 miliardi di euro, pari al 28% del totale della classe C (rami I, IV e IV) e danni (circa 700 miliardi nel 2020, fonte: ANIA).
Più nel dettaglio, in merito alle strategie adottate, l’87% predilige le esclusioni in linea con quanto rilevato nel 2021 (93%) e il 69% gli investimenti tematici. In particolare, nel caso delle compagnie che utilizzano le esclusioni, è il settore delle armi quello maggiormente escluso (85%) mentre per quanto riguarda gli investimenti tematici, il settore energetico emerge con il 100% delle risposte concentrate sull’efficienza energetica, il 62,5% sul cambiamento climatico e il 43,7% sull’immobiliare sostenibile. Guardando alle altre strategia, seguono a pari merito impact investing, engagement e convenzioni internazionali con il 63% delle risposte.
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Compagnie assicurative e investimenti sostenibili
In merito alle modalità operative con cui le compagnie di assicurazione applicano la propria politica di investimento sostenibile, si segnala come l’81% dei rispondenti acquisti direttamente prodotti finanziari che rispondono a criteri Esg, per lo più fondi comuni tradizionali (56%), seguiti da titoli di debito (44%) e fondi di private debt (38%).
Un altro tratto distintivo che emerge dall’indagine è l’attenzione alla valutazione interna degli impatti Sri sul patrimonio e alla trasparenza. In merito al primo aspetto, il 69% delle compagnie rispondenti analizza gli effetti della propria politica una volta all’anno, il 19% lo fa più volte nell’arco dell’anno e solamente il 12% dichiara di non farlo mai. Guardando al futuro, il settore assicurativo si aspetta un’accelerazione degli investimenti sostenibili nel prossimo futuro: secondo il 93% dei rispondenti la componente Esg ha mitigato il rischio del portafoglio durante le turbolenze di mercato, presupposto per cui circa l’88% del campione che dichiara di voler incrementare l’esposizione in investimenti sostenibili.
I settori, in base alle proiezioni, maggiormente coinvolti sono le energie rinnovabili, indicato dall’87,5%, in forte ascesa rispetto al dato 2021 che si fermava a 55%, seguite dall’healthcare, scelto dal 56% delle compagnie di assicurazione.
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