Approvato il DL per le misure urgenti di contrasto al caro prezzi e all’emergenza umanitaria causato dalla crisi in Ucraina. Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 18 marzo alle 19.40.
Il provvedimento interessa i diversi ambiti:
- contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti
- misure in tema di prezzi dell’energia
- sostegni alle imprese
- presidi a tutela delle imprese nazionali
- accoglienza umanitaria
Povertà energetica, tra le misure urgenti si estende l’accesso al bonus in bolletta
Il Dl guarda ai vulnerabili e poveri energetici, tra i primi subire il caro prezzi energia e conseguente anche sulle materie prime estendendo gli aventi diritto al Bonus sociale elettricità e gas a chi ha un Isee dichiarato fino a 12mila euro (inclusi). Questa misura avrà validità dal 1° aprile al 31 dicembre 2022.
Importante effettuare la dichiarazione Isee per accedere alla misura. E’ possibile realizzarla gratuitamente presso i Caf, gli sportelli delle associazioni dei consumatori e on line sul sito dell’Inps. Altrimenti non si usufruisce dell’automatismo del bonus in bolletta.
Sarà anche potenziata l’attività di sorveglianza sui prezzi. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi già istituito presso il Ministero dello sviluppo economico avrà istituita una apposita “Unità di missione”, con relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati. “Mister prezzi” potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.
Caro carburanti meno accise per 30gg
Sarà ridotto di 25 centesimi di euro al litro per 30 giorni l’importo dell’accisa su diesel e benzina così da dare un sollievo al settore dell’autotrasporto. Inoltre i Bonus carburante, ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti fino a 200 euro nel 2022 non sarà conteggiato nella formazione del reddito.
Previsto un credito d’imposta per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022. Anche in questo caso è prevista la cedibilità sul modello credito d’imposta nel settore energetico.
Diverse le misure previste per il settore dell’autotrasporto che si aggiungono a quelli già adottati con il precedente decreto energia (Dl 17/2022) per complessivi 80 milioni di euro.
Tra le misure nasce il “Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto”, con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022. Sono rifinanziati i contributi ‘marebonus’ e ‘ferrobonus’, per favorire lo sviluppo dell’intermodalità.
La clausola di adeguamento del corrispettivo nei contratti di trasporto qualora il prezzo del carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Per i contratti di trasporto merci conclusisi in forma non scritta sono da riferimento i valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali, e di ulteriori 5 milioni per la deduzione forfetaria delle spese non documentate ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli.
Esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. Si tratta di un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.
Credito d’imposta a beneficio delle imprese
Sono introdotti diversi tetti di crediti d’imposta che variano in base ai consumi della componente energica delle imprese e all’incremento del costo rispetto l’anno precedente. Si tratta di crediti cedibili ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Le imprese con contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, è stato istituito un credito pari al 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre del 2022 se il prezzo pagato ha subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Il valore è calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022.
Per l’acquisto del gas per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici si arriva a un credito pari al 20% della spesa sostenuta nel secondo trimestre solare dell’anno 2022. Anche in questo caso viene considerata la misura se il prezzo ha subito una variazione superiore al 30% rispetto l’equivalente del 2019 sulla media riferita al primo trimestre dell’anno su i prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME).
I crediti d’imposta, riconosciuti dal decreto-legge n. 17/2020, per le imprese energivore e a forte consumo di gas naturale vengono incrementati del 5% quindi: le imprese energivore passano dal 20% al 25% quelle a forte consumo di gas naturale passano dal 15% al 20%.
Attenzione alla trasparenza e monitoraggio nel mercato del gas naturale per cui sarà necessario trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere.
Aumentano al 90% dell’importo del finanziamento concesso fino al 31 dicembre 2022, le garanzie emesse da SACE S.p.A. in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia.
Le altre misure
Integrazione salariale per fronteggiare situazioni di particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari.
Agevolazione contributiva (esonero totale) per acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi.
Rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia ISMEA.
Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
Introduzione del digestato equiparato al posto dei fertilizzanti chimici.
Credito d’imposta IMU per il comparto turistico.
Contratti pubblici – Sospensione o proroga della prestazione in caso di aumento dei prezzi.
Rafforzamento di cyber sicurezza e Golden Power.
Accoglienza diffusa, sostentamento e contributo per l’accesso al SSN.
Deroga temporanea alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie per medici ucraini.
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