Efficienza energetica: Milano bocciata, 7 case su 10 consumano troppo

milanoPer il Comune è necessaria una riqualifica degli stabili e una sensibilizzazione maggiore sul tema dell’efficienza energetica.

La tematica del riscaldamento in ambito domestico è spesso associata alla ricerca assennata di molte famiglie finalizzata alla scelta delle tariffe di energia elettrica più competitive rispondenti alle loro esigenze. Il Comune di Milano si rivolge allo stesso tema con uno sguardo più consapevole, sostenendo che, con degli interventi sugli edifici e modificando gli impianti di riscaldamento, è possibile coniugare la pratica del risparmio (dal 30% al 60% sulla bolletta) con un utilizzo più efficiente dell’energia a nostra disposizione.

Capire come risparmiare sui costi dell’energia, infatti, è un problema che accomuna tutti, privati cittadini e istituzioni, e sul web ormai si possono trovare diversi consigli e accorgimenti per imparare a consumare meno energia. Ormai da tempo il Comune è promotore di una maggiore attenzione sul tema dell’efficienza energetica, patrocinando con la collaborazione attiva dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari il progetto “Condomini Efficenti”, una campagna di sensibilizzazione e riqualifica energetica e ambientale dei condomini della città.
Nell’ambito di tale progetto una ricerca condotta da Legambiente e Rete Irene ha riportato dei risultati allarmanti in merito alle condizioni degli stabili della città: sette abitazioni su dieci sono inefficienti dal punto di vista energetico.
Il dossier redatto evidenzia che tra le 200mila abitazioni provviste di certificazione energetica, più della metà (52%) rientra nella classe G (la peggiore), il 18% si è posizionato nella classe poco superiore, ma con standard ambientali deludenti (classe F), mentre solo lo 0,6% degli stabili detiene uno standard elevato e viene promosso nelle classi migliori (A e A+).
Per ottenere dati dettagliati sulle condizioni degli edifici sono state effettuate radiografie di numerosi immobili dagli esperti di Rete Irene che, attraverso la termografia (una tecnica fotografica che evidenzia lunghezze d’onda non visibili all’occhio umano), hanno catturato sulle mmagini la temperatura superficiale degli oggetti.
Le fotografia ottenute mostrano come la gran parte degli edifici, dai più antichi ai più recenti, presenti notevoli porzioni di colore rosso, ovvero soggette a una dispersione e, quindi, uno sperco di energia. Ne consegue che, nei casi in esame, a risentirne è soprattutto il portafoglio delle famiglie, ma anche l’ambiente circostante.
Al fine di limitare gli sprechi (e ridurre le bollette dei cittadini) e limitare le emissioni di CO2 in un’ottica di rispetto ambientale, il Comune è seriamente impegnato nel perpetrare l’opera di sensibilizzazione sul problema energetico, proponendo interventi di riqualificazione degli edifici e valorizzando il tema dell’efficienza energetica.


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