Col debranding europeo introdotto l’obbligo di separazione del marchio per la distribuzione e la vendita dell’energia
L’Aeegsi (Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico) ha approvato il debranding europeo: d’ora in poi, le società che sono integrate in un unico gruppo aziendale, dovranno utilizzare canali di comunicazione, spazi commerciali e, soprattutto, marchi differenti. La manovra è volta a proteggere i consumatori finali, attraverso un provvedimento orientato a tutelare la libera concorrenza e la circolazione di informazioni chiare per i cittadini. Si tratta della seconda buona notizia in pochi giorni per i consumatori, dopo l’annuncio, sempre da parte dell’Authority, di un abbassamento dei costi delle bollette di luce e gas avviato già dal 1° luglio.
Debranding europeo in vigore dal 30 giugno 2016, unbundling dal 2017
L’Aeegsi ha dunque approvato tramite delibera 296/2015/R/COM i principi di debranding e unbundling. Ma mettiamo ordine sulle due questioni analizzandole separatamente:
Il debranding europeo prevede, come anticipato, la separazione di marchio, canali di comunicazione e spazi commerciali utilizzati dal distributore e dal venditore di energia che appartengano alla stessa realtà societaria. Tale regola si applica anche ai venditori integrati di elettricità che agiscono sia nel libero mercato e sia nel mercato energetico a maggior tutela. La sua attuazione scatterà a partire dal 30 giugno 2016.
L’unbundling, invece, riguarda l’imposizione di separare dal punto di vista funzionale i servizi di fornitura di gas e di energia elettrica. Realtà che agiscono sia in ambito luce e sia in quello del gas e con un numero di clienti superiore a 100 mila, saranno obbligati a:
– Separare dal punto di vista amministrativo le due aree
– Nominare un gestore indipendente autonomo dal punto di vista decisionale e organizzativo
– Nominare un responsabile della conformità e di predisposizione
– Trasmettere ad Aeegsi il programma degli adempimenti comprensivo di revisione annuale.
Il provvedimento sarà operativo a partire dal 1° gennaio 2017.
Più tutela per la privacy del consumatore
Inoltre, l’Autorità impone alle aziende appartenenti allo stesso gruppo societario il blocco del libero scambio di informazioni commerciali e di dati sensibili relativi ai rispettivi clienti, se non secondo le procedure indicate dalla stessa Aeegsi.
Il doppio provvedimento, stilato e pubblicato per recepire le nuove direttive europee, mira a rendere più trasparenti, chiare e disciplinate le informazioni sui consumi energetici e a regolamentare attraverso una legislazione più severa le comunicazioni tra fornitore e cliente e le divulgazioni commerciali-pubblicitarie delle diverse aziende del comparto.
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