Il primo luglio l’Arera ha inviato una segnalazione a Parlamento e Governo in cui si sottolinea l’importanza di applicare automaticamente il bonus sociale di sconto previsto sulle bollette di luce, gas e acqua. L’introduzione di questo automatismo potrebbe avvenire – ha spiegato l’autorità di regolazione, come si legge in una nota – mediante l’approvazione di “una norma che consenta lo scambio dei dati necessari tra le amministrazioni per garantirne la fruizione a tutti gli aventi diritto, azzerando per le famiglie tutti i passaggi burocratici oggi necessari”. La necessità di rendere automatico l’accesso al beneficio nasce dalla constatazione che il bonus viene utilizzato “in modo scarso” da chi potrebbe usufruirne   “anche in considerazione delle recenti norme sull’assegnazione delle agevolazioni a chi ha diritto al reddito di cittadinanza”.

Una norma per assicurare il consenso dell’interessato

Per rendere automatica la fruizione – si legge ancora nella nota dell’Autorità – l’ARERA propone una procedura che però necessita di un intervento normativo che assicuri il consenso dell’interessato all’interazione fra le banche dati dell’INPS e le banche dati di energia, gas e acqua (Sistema informativo integrato e Anagrafe territoriale idrica) per l’erogazione dei bonus sociali, valorizzando il ruolo delle amministrazioni comunali a supporto e informazione dei cittadini, con particolare riferimento alla gestione dei bonus per gli utilizzatori di apparecchiature elettromedicali, dei bonus idrici territoriali, e all’eventuale individuazione dei clienti con riscaldamento centralizzato a gas metano”.

Adiconsum: “Varare normativa per consentire scambio di dati degli utenti tra le amministrazioni in maniera tutelata”

La segnalazione dell’Arera è stata accolta con favore dalle associazioni di consumatori. Adiconsum, si legge in una nota, aveva sottolineato più volte in diverse sedi (anche presso l’Arera stessa) “la necessità di rendere automatico il bonus sociale di luce gas e acqua da destinare alle famiglie in condizioni di disagio economico per diffonderne l’uso, stante lo scarso utilizzo fatto finora di tale misura di sostegno per la troppa farraginosità del meccanismo”. L’associazione, in particolare, ritiene che “occorra varare una normativa che permetta uno scambio dei dati degli utenti tra le diverse amministrazioni in maniera tutelata”.

Automatismo, aumento del bonus e Fondo Sociale

Affinché la lotta alla povertà energetica sia efficace – aggiunge Adiconsum in nota – oltre all’automatismo si deve mettere mano anche all’importo dello sconto da applicare agli aventi diritto in modo da ampliarne la platea”. L’associazione richiede inoltre “l’istituzione di un Fondo sociale che si potrebbe realizzare con le giacenze di fine anno, con gli arrotondamenti annuali delle bollette e con l’energia sospesa (chi può paga per chi non può)”.

Un’alleanza contro la povertà energetica

L’associazione ha dato vita pochi mesi fa insieme a Canale Energia all’Alleanza contro la povertà energetica, un percorso che vede tra i prossimi appuntamenti in programma il convegno “Prima la Casa” (16 luglio – Auditorium GSE), in cui si parlerà di povertà energetica e di bonus sociali. 

Altroconsumo: “Modalità attuale di erogazione del bonus è inefficiente”

Positivo anche il giudizio di Altroconsumo. “Sicuramente Altroconsumo è favorevole all’introduzione di un meccanismo automatico nell’erogazione del bonus. Noi avevamo già chiesto una soluzione di questo tipo nel 2014, ma allora purtroppo non c’erano le condizioni. Bisognava infatti affrontare una serie di questioni tecniche, relative alle banche dati che gestiscono l’anagrafica dei punti di prelievo”, ha spiegato a Canale Energia Paolo Cazzaniga, esperto di tematiche energetiche di Altroconsumo.

Riteniamo positiva questa iniziativa perché l’introduzione di un automatismo nell’erogazione del bonus faciliterebbe l’accesso a questo strumento per i cittadini che si trovano in una situazione di povertà energetica, fenomeno che riguarda parecchi nuclei familiari in Italia – ha aggiunto Cazzaniga. “Secondo i dati di Arera, infatti, i potenziali beneficiari dei bonus (idrico, gas ed elettrico), sono circa 6,8 mln, 2,2 mln di famiglie. In realtà, però, nel corso degli anni è si è notato che solo il 30-35% degli aventi diritto poi effettivamente usufruisce dell’agevolazione. La modalità attuale, per cui l’utente deve recarsi presso il proprio Comune o Caf per compilare moduli e gestire tutte le richieste burocratiche per ottenere il bonus, si è rivelata inefficiente. Lo strumento riguarda la garanzia di un accesso a tariffe agevolate a dei beni di prima necessità come luce gas e acqua. Per questo l’introduzione dell’automatismo nell’erogazione ci trova assolutamente favorevoli”.

Al Sud minor utilizzo del bonus

Altra questione chiave da tematizzare è, secondo Altroconsumo, quella della diffusione del bonus al Sud. “Si è visto, in questi anni, che il bonus non viene usato in modo omogeneo sul territorio nazionale. In particolare c’è una situazione paradossale per cui chi vive nelle regioni meridionali accede di meno a questa agevolazione, nonostante l’Autorità abbia evidenziato che queste Regioni sono quelle con il reddito medio più basso e quindi con la maggiore necessità di usufruire del bonus. C’è poi un secondo punto riguardante invece il fatto che il bonus gas è disponibile anche per chi vive in condominio. In particolare, tramite l’amministratore, è possibile accedere a questo beneficio pur avendo il riscaldamento centralizzato”, ha spiegato l’esperto di energia di Altroconsumo.

UNC, “Ora Parlamento e Governo accolgano la proposta dell’Authority”

A guardare con favore all’automatismo del bonus è anche l’Unione Nazionale Consumatori – UNC. “Giustissimo, lo chiediamo da anni – afferma in una nota, riferendosi alla segnalazione di Arera, Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’associazioneOra speriamo che Parlamento e Governo finalmente accolgano la proposta dell’Authority”.

E’ una vergogna nazionale che più del 65% degli aventi diritto non usufruisca del bonus solo perché non viene correttamente informata di questa agevolazione. Peraltro ricordiamo che il bonus non grava nemmeno sul bilancio dello Stato ma viene finanziato direttamente dagli altri consumatori attraverso il pagamento della bolletta”, aggiunge Vignola.

“Aumentare l’importo del bonus sociale”

Chiediamo, infine, di aumentare l’importo del Bonus Sociale per le famiglie in difficoltà economiche sino a coprire almeno il 50% della bolletta e rivedere gli scaglioni ISEE, proporzionandoli rispetto al numero dei componenti delle famiglie ed elevandoli in modo da ricomprendere tutte le famiglie in stato di povertà relativa”, conclude Vignola.


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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.