Il 55,8% delle famiglie italiane ha ridotto il proprio consumo energetico durante il mese di marzo, a seguito della crisi geopolitica in Ucraina. Il 64,6% lo ha fatto a causa dell’aumento dei prezzi del mercato energetico, il 14,7% per ridurre la dipendenza dal gas russo e il 20,7% per motivi ambientali.
Lo rivela lo studio di tado, realtà attiva nella gestione intelligente del clima, che ha intervistato oltre 15.000 clienti a livello europeo.
Italiani sensibili agli eventi in Ucraina
Lo studio ha esaminato i risparmi energetici e ha chiesto al campione se i recenti eventi in Ucraina hanno influenzato il consumo personale di energia.
Il focus sulle famiglie italiane:
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Ridurre il consumo energetico
Il 56,9% del campione europeo ha ridotto l’utilizzo di energia nel mese di marzo rispetto agli anni precedenti. Il principale fattore di questo cambiamento è l’aumento dei prezzi, come conferma il 65,6% degli intervistati, mentre il 18% intende ridurre la dipendenza da gas importato dalla Russia e il 16,4% vuole salvaguardare l’ambiente.
A seguito dei recenti eventi geopolitici, anche le famiglie si stanno impegnando per ridurre la loro dipendenza dall’energia importata, in particolare dal gas naturale: “I risultati mostrano che gli europei stanno prendendo sul serio l’efficienza energetica, e ora stanno agendo”, spiega la nota stampa.
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Dipendenza dal gas russo
Secondo i dati UE, il 79% dell’energia consumata in una casa è usata per il riscaldamento e l’acqua calda, normalmente alimentati dal consumo di gas. Questo dato mette in evidenza il legame tra i recenti eventi geopolitici e il livello di comfort delle case europee. I risultati dello studio di tado mostrano infatti come le famiglie europee si stiano attivando per ridurre il loro impatto e fronteggiare l’attuale situazione.
In Italia il 38,2% del gas utilizzato nel 2021 è stato importato dalla Russia, più o meno la stessa quantità della Germania (40%). Il 27% dei tedeschi menziona la riduzione della dipendenza dal gas russo importato come la ragione principale per ridurre il proprio consumo energetico. È il valore più alto rispetto agli altri Paesi europei intervistati. Secondo i dati della ricerca, nel Regno Unito solo il 4% del gas è importato dalla Russia tuttavia il mercato è particolarmente sensibile all’alto costo dell’energia, dove i prezzi del gas sono aumentati recentemente del 64% per il consumo tipico della famiglia media britannica.
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