Contrasto alla povertà energetica, Regione Toscana approva legge

Bonus da 150 euro a chi ha un Isee inferiore a 9.530 euro per sostenere le spese di riscaldamento, raffrescamento e illuminazione

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge sulle misure per il contrasto alla povertà energetica, un provvedimento che fornisce sostegno economico alle famiglie vulnerabili e promuove la diffusione delle energie rinnovabili. Ispirata a iniziative nazionali come il reddito energetico, la normativa introduce un approccio che combina solidarietà sociale e sostenibilità ambientale.

povertà energetica

Tramite il dispositivo normativo, la Regione erogherà un bonus da 150 euro a chi ha un Isee inferiore a 9.530 euro per andare a sostenere le spese di riscaldamento, raffrescamento e illuminazione. In Toscana, più del 20% delle famiglie vive in condizioni di povertà energetica, e il 5,5% di queste si trova in una situazione particolarmente grave, sono circa 200.000 gli individui coinvolti. Un fenomeno che si è ulteriormente aggravato con i rincari dei costi dell’energia aumentati del 142% tra il 2020 e il 2022.

Il circuito virtuoso dell’energia rinnovabile prodotta

Con la legge regionale, si vuole incentivare l’uso di energia rinnovabile e garantire che i benefici vengano destinati alle fasce più vulnerabili della popolazione, supportando la transizione energetica e riducendo le disuguaglianze sociali.

Il processo inizia con la produzione di energia da fonti rinnovabili: gli enti pubblici, come Comuni, Rsa e Aziende sanitarie, che ricevono finanziamenti pubblici per l’installazione di impianti fotovoltaici, generano energia pulita. La quota prodotta ma non utilizzata viene immessa nella rete nazionale, permettendo la cessione dei crediti energetici al Fondo regionale. A loro volta, i crediti, generati grazie agli incentivi del Gse, vengono trasferiti alla Regione e alimentano un fondo dedicato esclusivamente al contrasto della povertà energetica.

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Povertà energetica: il bonus della Regione Toscana

I soggetti pubblici, come Comuni e amministrazioni, possono quindi finanziare progetti locali legati all’energia e alla sostenibilità. I soggetti terzi, aziende e privati, poi, possono contribuire al rafforzamento del fondo regionale, supportando così le famiglie in difficoltà e ampliando le misure. Infine, le risorse raccolte dal fondo vengono destinate all’erogazione di un bonus energetico per supportare le spese energetiche essenziali.

Per la richiesta del bonus basta presentare una bolletta e certificare il proprio reddito. Il sistema funziona in modo che ogni kWh di energia rinnovabile prodotto diventi un aiuto concreto ai soggetti vulnerabili.

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