Approvato il TIAD – ‘Testo integrato autoconsumo diffuso’, la cui applicazione è prevista dal 1° marzo 2023 o in concomitanza con l’entrata in vigore del decreto del MASE riferito agli strumenti di incentivazione economica, nel caso fosse successivo a questa data.
Nel testo rientrano tutti i sistemi per l’autoconsumo diffuso: gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente in edifici e condomini, comunità energetiche e autoconsumatori individuali su rete pubblica.
Il Testo supera la prima regolazione transitoria (deliberazione 318/2020/R/eel) basata su un modello regolatorio virtuale.
Dal 1 marzo le configurazioni per l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche già esistenti confluiranno nel TIAD. Un elemento che non cambia di fatto lo stato in essere delle due realtà ma consentirà alle comunità energetiche di estendersi all’interno di un’area più vasta e di includere anche impianti di potenza superiore a 200 kW.
Modifiche che prevedono una lieve riduzione del contributo di valorizzazione dell’autoconsumo (che perde la restituzione della parte variabile della tariffa di distribuzione, pari a 0,59 €/MWh su un totale di 8,37 €/MWh a valori dell’anno 2022).
Cosa prevede il nuovo TIAD
Il nuovo testo prevede che l’autoconsumo diffuso ora sia riferito all’area sottesa alla cabina primaria, superando il limite della cabina secondaria.
Individua i criteri per i gestori di rete per individuare in modo convenzionale le aree sottese a ciascuna cabina primaria. Di fatto introducendo correttivi di carattere geografico a partire dalla reale configurazione delle reti elettriche.
Il Tiad inoltre stabilisce definizioni univoche per tutte le varie configurazioni di autoconsumo diffuso e la distinzione di due perimetri geografici: la zona di mercato che rileva per individuare l’energia elettrica condivisa e l’area sottesa alla medesima cabina primaria che rileva per individuare la vera e propria energia elettrica autoconsumata.
Inoltre, vengono semplificate le procedure operative per la costituzione e la gestione delle configurazioni.
Vengono garantiti a tutti i clienti finali e ai produttori gli attuali diritti come ad esempio quello di scegliere liberamente il proprio fornitore indipendentemente dai rapporti legati all’autoconsumo.
Manca ancora la definizione degli incentivi, per cui c’è ancora attesa dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
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