Il tuo contatore della luce salta frequentemente a causa di un sovraccarico di potenza? Scopri come si fa ad aumentare la potenza del contatore.
Per la maggior parte delle abitazioni è previsto un limite di potenza di 3.3 kw per i contatori elettrici. Tuttavia, in determinate circostanze è possibile richiedere al proprio fornitore di energia un aumento dei kw dietro pagamento di un costo aggiuntivo.
Fra i motivi che potrebbero spingerti ad incrementare la potenza del contatore elettrico, il più diffuso è quello legato all’aumento dei consumi di energia elettrica nella tua abitazione. L’utilizzo di più elettrodomestici contemporaneamente così come l’impiego di dispositivi un po’ vecchi e“mangia energia” potrebbe infatti sottoporre il tuo contatore a uno sforzo superiore alla potenza massima garantita dall’impianto elettrico. Il medesimo sforzo di potenza potrebbe inoltre verificarsi se l’impianto del condominio in cui abiti ha problemi di dispersione.
In questi casi un chiaro segnale che il tuo contatore di luce non sia in grado di gestire il sovraccarico di potenza sono i ripetuti salti di corrente. Se il tuo contatore della luce scatta frequentemente potresti iniziare a valutare la possibilità di richiedere una maggiorazione di potenza.
Aumento della potenza kw: quale procedura seguire?
L’aumento di potenza del contatore può essere effettuato sia quando decidi di sottoscrivere una nuova offerta luce in fase di attivazione del contratto, sia nel caso in cui desideri mantenere la tua tariffa luce già attivata in precedenza. L’incremento di potenza può essere inoltre richiesto se hai la necessità di effettuare il subentro della luce, ad esempio se hai in programma di traslocare in un’altra abitazione.
Richiedere la maggiorazione della potenza del contatore è piuttosto semplice: basta infatti contattare la propria compagnia energetica e presentarle la richiesta. Le procedure da eseguire potrebbero cambiare leggermente da operatore a operatore ma, in generale, queste sono le informazioni che dovrai comunicare al tuo fornitore:
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Codice Cliente, riportato sulla prima pagina della tua bolletta elettrica;
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Tensione di potenza desiderata, da decidere in base ai consumi energetici del tuo nucleo familiare e al tipo di elettrodomestici che utilizzi in casa.
A proposito di quest’ultima, è importante sapere che è possibile effettuare due tipi di incremento di potenza, ovvero a 4.5 kw o a 6 kw. Ricordati inoltre di allegare alla domanda il documento d’identità dell’intestatario del contratto di energia.
Quanto ti costa l’aumento di potenza
Come già accennato, aumentare la potenza del contatore comporta, oltre alla modifica del contratto, anche una serie di spese extra come previsto dall’art. 6 del TIC. Se fai parte del mercato a maggior tutela, dovrai farti carico essenzialmente di tre costi:
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un contributo fisso di 23 euro;
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un costo di 27,03 euro per la richiesta di aumento di potenza;
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69,36 euro per ogni kw di potenza disponibile aggiuntiva.
Ritroviamo più o meno le stesse quote anche nel mercato libero dell’energia dove però i costi sono regolati dal singolo gestore della rete. Ti ricordiamo poi che in alcuni casi potrebbe anche esserti richiesto un deposito cauzionale.
Se il passaggio da 3 kw a 4 kw non prevede grossissime variazioni di prezzo, quello a 6 kw ha decisamente un impatto economico maggiore. Ragion per cui, prima di richiedere l’aumento della potenza, ti consigliamo di valutare attentamente quali potrebbero essere le variazioni dei costi in bolletta a tuo carico successivamente alla maggiorazione di potenza.
Per evitare di imbattersi in brutte sorprese ricordati quindi di richiedere alla tua compagnia le tabelle di comparazione. Qui troverai tutte le caratteristiche dell’incremento di potenza a seconda della tipologia del contratto elettrico.
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