Visti i tempi di crisi, molti Italiani si adoperano per scegliere la tariffa più conveniente per la fornitura di energia e, per fare ciò, non esitano a servirsi di moderni portali di confronto online per avere una panoramica completa di ciò che il mercato offre in un determinato momento. Anche dopo aver scelto l’operatore che, apparentemente, meglio concilia convenienza ed efficienza, possono comunque manifestarsi spiacevoli sorprese. A volte può capitare di rimanere senza elettricità in casa per motivi sconosciuti: supposto che le bollette siano state pagate correttamente, la colpa è quasi sempre del fornitore. Nel caso in cui ci dovessimo accorgere che la compagnia erogatrice con la quale abbiamo stipulato il contratto fosse carente e presentasse disservizi troppo frequenti, è nostro diritto lamentarci e il modo migliore per farlo è tramite un reclamo formale.
Per fare ciò è necessario rivolgersi all’Aeeg, l’Autorità Garante per i servizi d’energia, un’ente che si occupa di tutelare i consumatori di energia elettrica e gas. Si tratta però di procedure che potrebbero apparire un po’ “oscure” a chi non fa parte del settore, ed è proprio per questo motivo che molti consumatori rinunciano a presentare un reclamo, sebbene ne abbiano pieno diritto. In realtà, seguendo pochi semplici consigli, non si tratta di una cosa complicata, al contrario. Come fare dunque per effettuare concretamente un reclamo? Qual è l’iter e quali sono le cose da sapere circa la tutela del nostro status di consumatori?
Prima di tutto bisogna capire come farlo: il reclamo all’operatore di luce e gas va fatto e presentato in forma scritta in modo tale che sia tracciabile la data in cui questo la riceva e soprattutto la data di invio del reclamo. Solitamente basta inviare la documentazione con una raccomandata di a\r o inviare il tutto per posta elettronica. Il recapito dell’operatore in genere si trova nella bolletta che arriva direttamente a casa.
Dopo aver inviato il reclamo bisogna attendere la risposta dell’operatore che deve avvenire entro 40 giorni dall’invio dello stesso e nella quale il fornitore sarà tenuto a motivare le cause del disservizio; nel caso in cui questo non avvenga è bene rivolgersi subito allo sportello Aeeg della propria città.
Ovviamente se il reclamo ha una forte gravità è bene presentarlo contemporaneamente sia all’operatore che all’Aeeg, per velocizzare il processo di risposta ed essere tutelati fin da subito nel percorso risolutivo del problema. In questo caso comunque, bisogna specificare i motivi dell’urgenza del disservizio che di solito sono considerati pericolosi o irreparabili.
Per non correre rischi sull’iter della procedura del reclamo è consigliabile richiedere direttamente all’Aeeg l’apertura di una pratica dedicata al nostro caso.
L’Autorità infatti, sarà tempestiva nel verificare la completezza e l’attendibilità del reclamo ed eventualmente inoltrerà essa stessa l’avviso all’operatore di riferimento. In caso contrario il reclamo verrà archiviato e non ritenuto valido.
Infine, cosa scrivere concretamente nella comunicazione all’Aeeg? Che documenti allegare? La lettera di reclamo per essere completa deve riportare: il codice POD e il codice PDR, che indicano rispettivamente i punti precisi di fornitura della luce nel primo caso e del gas nel secondo caso, unacopia del contratto sottoscritto con l’operatore e una copia integrale fronte/retro dell’ultima bolletta ricevuta. Nel caso in cui si sia ricevuta la risposta dell’operatore e ci si voglia rivolgere all’Aeeg è necessario inserire anche la risposta al reclamo.
A cura di Valeria Cannizzaro
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