energia

L’aumento dei prezzi dell’energia è fonte di grande preoccupazione in seno alla Commissione europea. Il piano per calmierare i rialzi punta a una serie di misure destinate ad impattare nel breve e nel medio periodo, grazie a un pacchetto di strumenti presentato la scorsa settimana. Su questo punto, la presidente Ursula von der Leyen ha assicurato l’impegno verso le categorie più vulnerabili: “La nostra priorità è sostenere le famiglie e le imprese. Alcune misure possono essere adottate molto rapidamente, secondo le attuali norme dell’UE. Si possono sostenere le imprese, in particolare le pmi, mediante aiuti di stato, il sostegno mirato ai consumatori e tagli alle imposte e alle tasse sull’energia”, ha dichiarato intervenendo in plenaria al Parlamento europeo il 20 ottobre.

Caro energia, la risposta è il Green deal europeo

La reazione al forte rincaro dell’approvvigionamento energetico non sarà dunque una questione di singoli Paesi ma dell’intera area continentale. Il tema è urgente e si sta lavorando soprattutto in vista della stagione invernale. La risposta alla volatilità dei prezzi è fondamentale anche per affrontare il percorso della decarbonizzazione cui sono stati già destinati 36 miliardi di euro con il piano di ripresa europeo Next Generation EU: “L’Europa fa troppo affidamento sul gas e dipende troppo dalla sua importazione. Questo ci rende vulnerabili. La risposta sta nel diversificare i fornitori. Ma anche nel mantenere il gas naturale come combustibile di transizione e soprattutto nell’accelerare la transizione all’energia pulita. A medio e lungo termine, il Green deal europeo è un pilastro della sovranità energetica dell’Europa nel XXI secolo”, rilancia von der Leyen nella nota stampa.

https://twitter.com/vonderleyen/status/1450722305458454528

“Massimo livello di ambizione alla Cop26”

La richiesta della presidente della Commissione europea è quella di accelerare il passo della transizione anche per contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico: “L’imminente Cop26 a Glasgow sarà l’occasione per tutto il mondo di premere sull’acceleratore. Il mondo non è ancora sulla buona strada per rispettare gli impegni dell’accordo di Parigi. C’è ancora moltissimo da fare per impedire che le temperature globali aumentino di più di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. L’Unione europea porterà a Glasgow il massimo livello di ambizione. Lo facciamo per l’Europa. Lo facciamo per il pianeta. E lo facciamo per tutte le generazioni future”, si legge a conclusione della nota.


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