Le associazioni di tutela dei consumatori, fra cui Codici – Centro per i diritti del cittadino, si sono espresse in merito al nuovo decreto approvato dal governo per far fronte al caro energia e ridurre i costi a carico delle famiglie. L’azzeramento degli oneri di sistema è stato mantenuto solo per il gas, ma “la situazione ancora incerta dei mercati energetici e l’inflazione superiore al 9 per cento avrebbero richiesto tale mantenimento anche per le bollette dell’energia elettrica”, scrivono le associazioni in un comunicato stampa rilasciato il 30 marzo. “Siamo ancora in una situazione di prezzo dell’energia elettrica quattro volte superiore a quello di due anni fa e con il ripristino degli oneri le bollette per le famiglie saranno da capogiro”.
Le proposte avanzate in occasione della Giornata mondiale dei consumatori
In occasione della Giornata mondiale dei consumatori del 15 marzo, dedicata quest’anno proprio al tema della transizione energetica, le varie organizzazioni avevano elaborato delle proposte volte anche a mitigare il fenomeno della povertà energetica. Fra queste, l’avviamento di un percorso di revisione degli oneri di sistema, prevedendo lo spostamento dalla bolletta alla fiscalità generale di quelli non strettamente connessi alla fornitura di energia, e la revisione del meccanismo di determinazione dei prezzi finali dell’energia, mediante l’introduzione di criteri di calcolo coerenti con i costi effettivi di produzione delle diverse fonti.
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Attenzione alle famiglie che vivono in edifici energeticamente inefficienti
Al contrario, il prolungamento per il prossimo trimestre del bonus sociale luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro rappresenta una buona notizia. Così come l’introduzione di un “bonus riscaldamento” che, però, presenta ancora delle incognite. “Ricordiamo che in Italia ci sono circa sei milioni di persone che versano in condizioni di povertà assoluta e che il caro prezzi ha peggiorato ulteriormente la situazione di coloro che faticano a risparmiare perché vivono in abitazioni energeticamente inefficienti e utilizzano elettrodomestici appartenenti alle classi di consumo più elevate”.
“Elemento, quest’ultimo, su cui richiamiamo l’attenzione del governo nel momento in cui si andranno a definire i criteri per la definizione del contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, sul quale ci riserviamo delle osservazioni nel momento in cui avremo più elementi a disposizione”, proseguono le associazioni. Che attendono anche i prossimi aggiornamenti tariffari per capire il reale impatto delle misure approvate dall’esecutivo.
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