Caro carburanti? Associazioni dei consumatori: “effetti disastrosi”

Federconsumatori e Faib Confesercenti critiche sull'ipotesi di aumento delle accise sul gasolio

Secondo le associazioni dei consumatori, il paventato aumento delle accise sul gasolio per equipararle a quelle della benzina avrebbe gravi ripercussioni per famiglie e imprese. La misura sui carburanti, che sarebbe emersa tra le righe del piano strutturale di bilancio predisposto in vista della prossima manovra, ha sollevato le critiche di Federconsumatori e Faib Confesercenti.

Le rappresentanze sono concordi sul fatto che l’imposizione fiscale sui carburanti, già tra le più alte d’Europa, andrebbe ridotta e non aumentata.

Ipotesi caro carburanti, Federconsumatori: “Effetti disastrosi”

Per Federconsumatori un ulteriore incremento sarebbe “paradossale”, specialmente “se si considera che il Governo che la propone è lo stesso che, finché era all’opposizione e in campagna elettorale, ha reso l’abolizione delle accise sui carburanti uno dei suoi cavalli di battaglia” si legge nella nota stampa.

In termini diretti, secondo le stime divulgate, portando l’attuale accisa sul gasolio da 0,617 a 0,728 euro avrebbe sugli automobilisti e su tutti i cittadini un “effetto disastroso”: ogni automobilista subirebbe un aumento per il rifornimento di circa +112 euro annui.

Faib Confesercenti: “Ipotesi accisa mobile”

Le ripercussioni più gravi si avrebbero per gli effetti indiretti dal momento che in Italia circa l’84% delle merci è trasportato su gomma: l’aumento del costo del diesel produrrebbe un ulteriore aggravio dei beni di largo consumo pari a +121 euro annui a famiglia, anche per quelle che non posseggono un’auto. L’aggravio totale, per una famiglia che ha un’auto diesel ammonterebbe, secondo le stime, a circa 233 euro annui.

La richiesta di Faib Confesercenti è di valutare l’ipotesi di introdurre un’accisa mobile, ossia “un meccanismo che consenta di impiegare il maggior gettito Iva legato agli aumenti dei prezzi dei carburanti, per ridurre in modo dinamico le accise”.  Una misura di equità che per l’associazione andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori, perché “permetterebbe di trattenere l’inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti” conclude la notea.

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