Contro il caro bollette, secondo il presidente dell’Associazione consumatori, Carlo De Masi, sono due i tipi di interventi da adottare: strutturali e normativi. Per quanto riguarda i primi, occorre:
- Creare un vero mercato dell’energia a livello europeo;
- Riformare la struttura tariffaria adeguandola alle scelte energetiche che il Paese si darà;
- Modificare la struttura della rete per rendere omogenee tutte le aree geografiche;
- Semplificare le procedure autorizzative per la massima diffusione delle energie rinnovabili;
- Rivedere il decreto Bersani a oltre 20 anni dalla sua emanazione.
Dal punto di vista normativo si deve:
- Introdurre norme per alleggerire la bolletta, eliminando oneri, accise e tutto ciò che non ha nulla a che vedere con i consumi energetici;
- Trasferire alcuni oneri generali di sistema sulla fiscalità generale;
contenere l’Iva e la tassazione; - Contenere l’Iva e la tassazione;
- Aumentare il bonus sociale e il tetto ISEE per accedervi;
adottare interventi per fornire apparecchiature più efficienti ai clienti per i disagiati economicamente; - Adottare interventi per fornire apparecchiature più efficienti ai clienti per i disagiati economicamente;
- Creare un Fondo sociale per i consumatori vulnerabili;
- Istituire un Albo dei Venditori per il mercato libero con accesso consentito solo dietro garanzie fidejussorie.
“Siamo di fronte ad un altro intervento “tampone” del Governo per tentare di contenere il caro-bollette, che interesserà ancora consumatori e imprese nei prossimi mesi. A fronte di quanto da noi chiesto più volte ed in più occasioni, il Governo continua a varare decreti “spot”, senza intraprendere una nuova politica energetica”, dichiara Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale.
“Infine, l’Associazione chiede l’apertura di un tavolo permanente con le Associazioni consumatori aderenti al Cncu, in qualità di Rappresentanti nazionali dei cittadini-consumatori, e con tutti gli altri stakeholder”, conclude De Masi.
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