Il nuovo provvedimento del Governo vale quasi 8 miliardi di euro, di cui sei per l’energia, “ma senza nuovi scostamenti di bilancio, utilizziamo i margini della finanza pubblica conseguiti lo scorso anno”, afferma il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa, tenutasi stasera insieme ai ministri del Mite, Mise e dell’economia Daniele Franco.
Gli interventi del pacchetto energia
Il ministro Franco dichiara che questo decreto mira a sostenere le famiglie e le imprese con un intervento diretto da 5 miliardi di euro. “Nell’ultimo trimestre, secondo Arera la bolletta è aumentata di 21 miliardi. Nel primo trimestre 2022, siamo intervenuti per 5 miliardi; nel secondo trimestre, secondo le stime Arera, la bolletta dovrebbe aumentare di 15 miliardi e noi aumenteremo a nostra volta di altri 5 miliardi per evitare che l’impatto del costo dell’energia sia troppo oneroso su famiglie e imprese”.
Continua il ministro dell’economia:“Rimane l’azzeramento degli oneri di sistema per energia e gas, l’abbattimento dell’aliquota iva sul gas al 5%, confermata la protezione di 3,5 milioni di nuclei familiari che avendo redditi più bassi godono del bonus energia, questi restano protetti come nei due trimestri precedenti. Replichiamo per il prossimo trimestre l’intervento introdotto recentemente per le circa quattro mila imprese energivore. Novità, estendiamo anche alle imprese che autoproducono energia elettrica e aggiungiamo un intervento di sostegno di oltre 500 milioni per mille aziende gasivore”.
A questi, si aggiungono gli interventi per le regioni, i comuni, le province e le città metropolitane, affinché possano continuare a gestire i servizi di riscaldamento delle scuole e di illuminazione pubblica.
Le misure strutturali per il panorama energetico nazionale
Il ministro della transizione energetica Roberto Cingolani illustra le misure strutturali per il cosiddetto panorama energetico nazionale, che sono basate su quattro colonne principali:
- la prima, la semplificazione per gli impianti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaico, grazie alla quale sarà facilitata l’espansione su edifici, capannoni, stalle, prevalentemente per l’autoconsumo fino a 200 kW; si farà un modulo unico semplificato attraverso un fondo del Mite. La semplificazione riguarderà anche il geotermico;
- la seconda, riguarda il gas di produzione nazionale che aumenterà rispetto all’import: “consumiamo 70 miliardi di metri cubi di gas. Abbiamo fatto delle analisi accurate e abbiamo visto che sui giacimenti esistenti, quindi senza fare nuove trivellazioni, dovremmo essere in grado di estrarre 2,2 miliardi di metri cubi. Così si arriverebbe a complessivi 5 miliardi di metri cubi di portafoglio. Attraverso il Gse, con opportune regole, potranno essere distribuiti ad un prezzo molto più vantaggioso rispetto a quello di mercato”;
- la terza colonna riguarda gli stoccaggi: “buona la capacità nazionale, ma ora siamo in basso sulla curva di riempimento, dunque la strategia che mettiamo in piedi è di avere le riserve sempre piene, attraverso il mantenimento del riempimento anche durante l’utilizzo, che richiede tecnologie innovative, e un’ottimizzazione generale degli stoccaggi per partire sempre da un minimo di riempimento del 90%, in modo da essere al sicuro da particolari crisi e inverni complessi”;
- ultima colonna portante della strategia, “un investimento sui biocarburanti, soprattutto in purezza: derivanti da filiere sostenibili, che vengono ad esempio dall’olio di ricino, che permettono di abbattere sul ciclo di vita le emissioni di anidride carbonica dal 60 al 90%. Assoceremo un fondo del Mite per uno sviluppo ulteriore dei biocarburanti”.
Un Fondo per l’automotive e uno per i microprocessori
Il secondo capitolo riguarda il settore dell’automotive: nasce un fondo presso il Mise destinato a favorire la transizione ecologica, la ricerca, la riqualificazione del settore ma anche a erogare degli incentivi per auto meno inquinanti. Come riferito dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: “Per l’automotive sarà destinato 1 miliardo all’anno per otto anni, per accompagnare il percorso di transizione e ristrutturazione della produzione. Insieme al Mite a breve faremo un decreto e prevederemo degli incentivi per l’acquisto di auto eco-compatibili sia ibride che elettriche. Inoltre, continua il ministro, previsto un Fondo microprocessori, che non fa riferimento soltanto al settore industriale ma anche alla dimensione strategica, cioè all’autonomia dell’Italia e dell’Europa per quanto riguarda investitori non soltanto stranieri, ma anche già esistenti sul territorio nazionale. Questi dovranno essere competitivi e offrire quelle che sono componenti fondamentali non soltanto per l’automotive, ma anche per altri strumenti che sono diventati di uso quotidiano”.
Sull’edilizia, previsti correttivi per il Superbonus al 110%, tra cui la possibilità di cedere il credito soltanto tre volte e solo a intermediari bancari e finanziari, iscritti all’albo, inoltre saranno previste misure anti frode tra cui un codice identificativo unico ad ogni credito.
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