Secondo la delibera Arera del 30 dicembre 2021 636/2021/R/com “Rafforzamento tutele – rateizzazione bollette per i clienti domestici di energia elettrica e gas naturale e relativo meccanismo di anticipo per i venditori” il cittadino può chiedere la rateizzazione per affrontare il caro bollette che verranno emesse dalle aziende dal 1° gennaio 2022 ad aprile e, per richiedere la rateizzazione devono sussistere due condizioni: che sia già arrivata la fattura e non sia stata pagata, e per non diventare moroso, il consumatore può chiedere la rateizzazione, ma anticipando il 50% dell’ammontare della fattura.
Caro bollette: l’accordo con gruppo Enel
Secondo l’Associazione consumatori Federconsumatori, in questo modo il consumatore è già sulla via per diventare moroso e, soprattutto, deve anticipare il 50%, che a differenza di un anno fa, per la stessa abitazione, a parità di consumi, si tratta di una fattura raddoppiata.
“Questo significa che, con l’anticipo previsto da Arera, su indicazione del Governo, di fatto la fattura è come se venisse pagata per intero, in quanto va anticipato il 50% dell’importo, rimanendo problematico per il consumatore”, dichiara a Canale Energia Alessandro Petruzzi, presidente di Federconsumatori.
“Questa procedura si può attuare per una sola fattura mensile o bimestrale, continua il presidente, dunque se, secondo Arera, si può chiedere una sola rateizzazione, quando arriverà la bolletta di aprile, sicuramente altrettanto onerosa, per il consumatore il problema rimane”.
Le Associazioni consumatori hanno già stipulato di recente un accordo con Eni e A2A che permette di rateizzare fin da subito, senza aspettare l’arrivo della fattura di febbraio raddoppiata, controllando tramite applicazione o telefonando al numero verde. Questa si può richiedere senza anticipare alcunché, senza pagare interessi, senza alcun onere da pagare sul bollettino e, fondamentale senza distacco, inoltre non vi è necessità di attendere la morosità.
“All’accordo si è aggiunta anche Enel“, continua Petruzzi, “con cui si è ottenuto di poter rateizzare sia la fattura che arriva adesso, che quella che arriverà ad aprile, o tutti i mesi da gennaio ad aprile, in sei o dodici rate in base alla fattura se mensile o bimestrale. È un risultato importante dato un costo atteso che rimarrà elevato e questo facilita molto il consumatore nella sua gestione del bilancio familiare, che così può programmare con le rate una bolletta pesante, senza diventare moroso e non dovendo anticipare dei soldi. Questa flessibilità che hanno introdotto le aziende, confermata anche da Enel, aggiuntasi ora, è estremamente positiva e riguarda anche il mercato tutelato”.
A marzo un tavolo di monitoraggio
Per marzo è previsto un Tavolo di monitoraggio con Enel, Eni e A2a “perché probabilmente saranno necessari interventi aggiuntivi per aiutare le famiglie, altrimenti si rischia di dover spegnere tutto”.
Infine, Petruzzi sottolinea l’importanza di informare le famiglie: “Ad esempio in tv, veniva detto che l’unica soluzione è quella di Arera, esposta sopra. Invece le Associazioni consumatori potrebbero ora innalzare gli accordi che all’inizio erano stati fatti a livello territoriale, ad esempio con Hera e le multiutility, dove nelle amministrazioni comunali anziché chiedere il 50% di anticipo, si chiedeva il 30%, che prima era certamente un vantaggio, oggi non più. Ma questo ci permette, con le multiutility e con le aziende dell’energia, di riaprire il confronto e aiutare davvero le famiglie. Questi strumenti ci permettono un granello per volta di arrivare a fornire delle soluzioni, che non risolvono il problema dei costi, ma risolvono sicuramente il problema delle famiglie”, conclude.
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