Caro benzina, secondo Federconsumatori “I prezzi dei carburanti dovrebbero attestarsi almeno a 32 centesimi in meno”

Il costo dei carburanti rimane elevato: ad oggi la benzina si attesta a 2,069 euro al litro e il gasolio a 2,006 euro al litro; mentre solo un mese fa il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self service era di 1,83 euro al litro e il prezzo del diesel di 1,835 euro al litro.

Sono livelli ancora elevati rispetto ai costi per così dire “sopportabili” per i consumatori, a maggior ragione alla luce del taglio delle accise operato dal Governo per calmierare i costi dei carburanti.

L’O.n.F, Osservatorio nazionale Federconsumatori, tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, ha calcolato che oggi sui carburanti vi è un sovrapprezzo di circa 32 centesimi. 

Per una famiglia che effettua due pieni al mese di circa 50 litri, ciò significa un aggravio di 384 euro annui.

Inoltre, i rincari, dato il trasporto dei beni per l’86% su gomma, fanno aumentare in modo spropositato anche i prezzi dei beni di largo consumo.

L’Associazione consumatori Federconsumatori chiede pertanto che si intervenga in modo più incisivo, al fine di: 

• contrastare le speculazioni in atto sia sul mercato interno che sui mercati internazionali;
• rendere strutturale la riduzione delle accise;
• adottare nuove misure utili a porre freno ai rincari, definendo un tetto massimo ai prezzi presso i distributori;
• definire il carico dell’iva al costo netto dei carburanti, non più sull’importo comprensivo di accise, come avviene invece oggi con l’applicazione di una tassa sulla tassa.

Dichiara Michele Carrus, presidente Federconsumatori: “Il serio, determinato, ma soprattutto tempestivo controllo sui “furbetti della pompa”, unito alla definizione di precise regole sulla determinazione dei prezzi e sull’applicazione della tassazione sono necessarie e fondamentali in una fase delicata come quella che il Paese sta attraversando e non possono essere più rimandate”.