Un bonus energia sempre più irraggiungibile senza l’emendamento per l’automatismo di acceso. Un automatismo che favorirebbe l’accesso alla sovvenzione pubblica dei meno abbienti e meno informati dei propri diritti. Adiconsum nei giorni scorsi ha scritto ai presidenti di Camera e Senato e al Ministro dell’Economia, Giovanni Tria sul tema. “Se oggi tutti richiedessero il bonus saremmo già obbligati a fornirlo” sottolinea il Presidente di Adiconsum nazionale Carlo De Masi (anche nel video), smontando la tesi dei costi eccessivi per lo Stato che aleggia tra le fila dei nostri governanti.
“La farraginosità, la scarsa conoscenza e l’insufficiente estensione” dell’bonus sono state più volte evidenziate dall’Associazione dei consumatori, che ha anche evidenziato come sia l’unica forma di sostegno prevista per i “poveri energetici“.
La povertà energetica è in crescita. Il 16,1% della popolazione non può permettersi di riscaldare e raffrescare adeguatamente la propria abitazione. Il calore estivo è difatti il nuovo nemico, fonte di decessi, di anziani e indigenti in difficoltà economica.
In crescita anche il fenomeno dei vulnerabili cioè coloro che sono a rischio di entrare in povertà energetica. La misura del bonus può agire da freno al fenomeno.
“Da una nostra stima, con il bonus sociale automatico – prosegue Pierpaola Pietrantozzi, Segretario nazionale Adiconsum – è possibile dare sostegno ai circa 9 milioni di cittadini-consumatori italiani che versano in condizioni di povertà energetica fino a 700 euro annui, così suddivisi: 250 per la luce, 350 per il gas, 150 per l’acqua.
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