L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato ieri il provvedimento attuativo del Bonus acqua potabile. Per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 sull’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, la Legge di Bilancio mette a disposizione complessivamente 5 milioni di euro l’anno.
Bonus acqua
Il credito di imposta è del 50% per un tetto massimo di spesa pari a mille euro per le persone fisiche e 5mila euro per immobili adibiti ad attività commerciali o istituzionali. Il provvedimento definisce modalità e fruizione del bonus. L’obiettivo è di valorizzare la risorsa idrica e ridurre il consumo di contenitori di plastica, sarà l’Enea a fornire una stima dell’impatto del provvedimento sulla riduzione della plastica e i benefici in termini di economia circolare.
L’Associazione costruttori trattamenti acque primarie federata Anima Confindustria, Aqua Italia, sottolinea in una nota stampa il potenziale e i grandi benefici per l’ambiente dell’atteso provvedimento, “perché incentivare fiscalmente l’utilizzo dell’acqua potabile significa ridurre di almeno il 30% l’utilizzo delle bottiglie di plastica”. Chiede, però, una “più precisa definizione dei sistemi di affinaggio per i quali è previsto l’incentivo fiscale, con l’obiettivo di garantire l’accesso al credito esclusivamente a coloro che acquistano apparecchiature finalizzate al miglioramento organolettico delle acque da bere, oltre a un chiarimento sulla deducibilità dei costi di installazione”.
L’Associazione ipotizza una massiccia adesione al credito, tanto che le risorse messe a disposizione potrebbero essere esigue rispetto al fabbisogno, che si stima sia ben superiore alla disponibilità. Il bonus per l’acqua potabile, quindi, potrebbe risultare inferiore al 50% della spesa sostenuta se le richieste d’accesso dovessero superare il plafond disponibile.
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