Auto elettriche: Italia all’ultimo posto tra i major market europei

A ottobre immatricolazioni full electric in calo del 13,3% rispetto al 2023

Ottobre registra un saldo negativo del 13,3% nelle immatricolazioni delle auto elettriche rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sono state immatricolate 4.963 vetture full electric, con una quota pari al 3,9% (rispetto al 4,1% dell’ottobre 2023). Sono i dati divulgati dall’associazione della filiera automotive elettrica Motus-E che registra la frenata del mercato italiano, all’ultimo posto tra i major market a livello europeo.

auto elettriche
Foto di Eren Goldman/Unsplash

Al 31 ottobre, il parco circolante elettrico italiano risulta composto da 266.098 auto. Nei 10 mesi dell’anno corrente le auto elettriche registrate sono 52.523, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share analoga pari al 3,9%.

Auto elettriche: flessione del 13,3% a ottobre

Secondo i dati, sotto il profilo dei canali di mercato, l’elettrico continua a muoversi in modo parallelo al mercato auto complessivo: nei primi 10 mesi di quest’anno, il 53% delle immatricolazioni full electric si riferiscono ai privati (il valore si attesta al 58% considerando tutte le alimentazioni), l’8% alle flotte aziendali (5%), il 9% alle autoimmatricolazioni e concessionari (11%) e il 30% ai noleggi (26%).

Considerando tutte le alimentazioni, il mercato italiano segna una flessione del 9,2% con 126.806 unità immatricolate, e un leggero passo avanti dello 0,9% nei 10 mesi a quota 1.332.807 immatricolazioni.

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Italia all’ultimo posto della market share europea

Guardando altri Paesi europei, nei primi 9 mesi dell’anno la quota di mercato delle auto elettriche in Francia si attesta al 17,2% (20,4% a settembre), seguita dalla Germania al 13,1% (16,6% lo scorso mese), dalla Spagna al 5,2% (8,6%) e al 17,9% troviamo il Regno Unito (20,5% a settembre). In questa speciale classifica, l’Italia resta ancorata all’ultimo posto: da gennaio a settembre, la market share italiana delle vetture elettriche è stata di poco inferiore al 4%.

Il ritardo del nostro Paese, nell’adozione della mobilità elettrica, evidenzia l’importanza di una strategia chiara per tutelare e rilanciare il settore nazionale dell’automotive. È quanto sottolinea Fabio Pressi, presidente di Motus-E, evidenziando che “per i consumatori e per l’industria è estremamente complicato orientarsi in uno scenario volubile come quello italiano” si legge nella stampa. Appare quindi cruciale un confronto aperto e costruttivo per tracciare il futuro di un’industria centrale per l’economia nazionale, come quella dell’elettrico, ma con coerenza: “Penso, ad esempio, all’annuncio del nuovo piano di supporto alla domanda in occasione del Tavolo automotive al Mimit dello scorso agosto, di difficile interpretazione ora alla luce dell’intenzione del Governo di sottrarre al Fondo automotive l’80% delle risorse già stanziate” conclude Pressi nella nota.

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