Con la crisi energetica, le spese per il gas e l’elettricità sono aumentate per tutti gli italiani. Tuttavia, l’aumento dei costi non si è diffuso in maniera uniforme sul territorio nazionale, bensì ha subito delle variazioni da una regione all’altra. È quanto emerge da una nuova indagine dell’Osservatorio di Segugio.it, i cui risultati sono stati pubblicati nel mese di giugno.
Elettricità
La Sardegna è la regione più “contraddittoria”: è quella dove si spende di più per l’elettricità in regime di maggior tutela, con una media di 1.434 euro annui, ma è anche quella dove si registra il risparmio maggiore con il mercato libero (420 euro).
La Valle d’Aosta e la Liguria sono invece le regioni dove si spende meno per la corrente, con una spesa che varia tra i 1.258 euro in tutela nel caso della prima, e i 932 euro sul mercato libero nel caso della seconda. Tocca poi all’Umbria il primo posto fra le regioni che hanno registrato l’aumento maggiore della spesa in tutela dal 2021 al 2023 (+142%).
Gas
Per quanto riguarda il gas, la spesa più alta viene registrata in Calabria, (1.590 euro in regime di maggior tutela, 1.394 sul mercato libero), mentre quella più bassa in Liguria (1.177 euro – 1.019 euro). Dal 2021 al 2023, la crescita più elevata è avvenuta in Campania, mentre la meno marcata in Trentino-Alto Adige.
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Mercato libero
Considerando entrambe le forniture energetiche, sono i veneti a spendere di più in regime di maggior tutela (2.943 euro), e i calabri nel mercato libero (2.352 euro).
In Toscana, invece, si registra il risparmio maggiore con il mercato libero, con un valore che tocca i 643 euro. Il risparmio minimo è in Liguria con 521 euro.
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