L’ecoansia, ovvero l’ansia derivante dalla crisi climatica, è sempre più diffusa fra la popolazione globale, specialmente fra i più giovani. Sembra però che si stia diffondendo anche un fenomeno conosciuto come “Apocalypse Fatigue”, una “sensazione di disagio per via dello scoraggiamento che noi tutti – ambientalisti compresi – proviamo di fronte alle notizie sul cambiamento climatico rese pubbliche dagli esperti attraverso i media”. A spiegarlo è Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore di Ener2Crowd, piattaforma dedicata agli investimenti sostenibili.
I dati del Global Web Index e l’analisi di Ener2Crowd
Una tesi sostenuta dai dati del Global Web Index, di cui Ener2Crowd si fa portavoce: nel 2023 solo il 14 per cento dei cittadini europei e nordamericani si lascia orientare dalla sostenibilità nella scelta di acquisto di un bene online, con un crollo del 23 per cento rispetto al 2020. E appena il 29 per cento è interessato ai fattori ambientali (il 17 per cento in meno rispetto al 2020). L’indagine ha coinvolto un campione di 65.522 internauti di età compresa tra i 16 e i 64 anni.
“Continuare a parlare di cambiamento climatico porta con sé due gravi controindicazioni: la saturazione di brutte notizie e la distanza dell’orizzonte temporale, perché il climate change non ‘fa male’ ora, ma ‘farà malissimo’ tra pochi anni, tanto male che nessuno ci vuole pensare”, aggiunge Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.com.
La crisi climatica è un’emergenza che riguarda il nostro presente e il nostro futuro
“Eppure, proiettarsi nel futuro ci aiuterebbe a percepire il problema come reale e ‘umano’ e ci farebbe capire che l’intervento è urgente e necessario”, concludono gli specialisti che, per dare alle persone la possibilità di investire nel proprio stesso futuro, hanno creato il più grande movimento finanziario di matrice sociale a favore della transizione energetica.
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Anche perché, aggiungiamo noi, la lotta contro il riscaldamento globale non è una questione che riguarda solo il domani. Abbiamo visto con i nostri occhi la siccità che ha colpito il nostro Paese, le alluvioni e i nubifragi he l’hanno devastato. Il tempo di agire era ieri.
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