I dati di agosto riferiti alle immatricolazioni delle nuove auto “segnano un calo più sensibile rispetto ai primi sette mesi dell’anno”, “dovuto al fatto che la possibilità di prenotare gli incentivi per l’acquisto delle vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 erano era terminata l’8 aprile”. Giovanni Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, commenta a caldo a Canale Energia i dati di Agosto. Naturalmente, il trend non riguarda i veicoli meno inquinanti, elettrici e ibridi plug-in che producono emissioni di CO2 inferiori a 60 g/km. Questi hanno vissuto un boom di immatricolazioni grazie, in primo luogo, alla disponibilità di risorse dell’Ecobonus, finestra riaperta lo scorso 2 agosto.
Esaurimento dell’Ecobonus per le auto meno inquinanti
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Risorse terminate in circa 25 giorni. Un esaurimento che blocca la possibilità di richiedere l’Extrabonus, che nel momento in cui si scrive ammonta a 57.470.000 euro sui 60 milioni complessivi. Stando ai dati, le conseguenze non si faranno aspettare. Anzi, si vedono già: “La vendita è bloccata”, commenta Quagliano.
Per invertire questo “decisivo peggioramento del mercato dell’auto”, commenta deciso Quagliano, “il ministero dello Sviluppo economico deve intervenire subito” e “rifinanziare l’Ecobonus”. La proposta più generale avanzata dal presidente prevede di “rendere questi incentivi permanenti” e di spingere l’acquisto delle auto elettriche piuttosto che dei modelli ibridi, i quali, ricorda, “recuperano energia in decelerazione e frenata, ma si tratta sempre di energia prodotta con carburanti tradizionali”.
Secondo quanto appreso da Canale Energia, il boom di richieste è dovuto al fatto che i rivenditori non solo hanno effettuato molte prenotazioni nel mese estivo, ma hanno anche recuperato le richieste accumulate nel periodo antecedente al 2 agosto. Non a caso il picco delle richieste è arrivato alla riapertura dei concessionari, dopo Ferragosto.
Ad oggi il rifinanziamento dell’Ecobonus non è previsto. La misura sperimentale è giunta al termine della sua naturale durata, il triennio compreso tra il 2019 e il 2021. Non è escluso che verrà rifinanziato in futuro. Del resto, il momento è propizio: a breve si aprirà il confronto governativo sulla prossima legge di Bilancio e, in generale, è molto alta l’attenzione del governo al processo di riconversione industriale del Paese e alle implicazioni sociali della decarbonizzazione dei trasporti.
Al momento, il contatore dell’Ecobonus dà semaforo verde per i fondi destinati all’acquisto di auto a benzina e diesel a basse emissioni e per le ibride non plug-in. Resta però da vedere quale sarà la scelta dei consumatori: se si accontenteranno dei mezzi più tradizionali o aspetteranno per l’acquisto di un veicolo elettrico con la speranza di nuovi incentivi.
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