Negli ultimi nove anni, in Italia, il consumo di acqua del rubinetto è cresciuto da circa il 72% a circa l’81%. Lo rivela l’indagine svolta da Open Mind Research per Aqua Italia, l’associazione costruttori trattamento acque primarie federata Anima Confindustria.
I risultati dell’indagine sono stati presentati a Firenze il 26 settembre scorso, in occasione del Festival dell’Acqua.
Maggiori utilizzatori dell’acqua di rete: nord-est e Emilia-Romagna
Se bere acqua di rete è un’abitudine è ormai consolidata, la distribuzione dei consumatori non è omogenea sul territorio nazionale. Secondo i dati raccolti, nell’ultimo anno i maggiori utilizzatori si concentrano nell’area del nord-est ed Emilia-Romagna, mentre le percentuali più basse di utilizzo dell’acqua di rete vengono registrate al sud e nelle isole.
Tra le ragioni che spingono le persone a scegliere l’acqua del rubinetto, al primo posto si colloca il fattore della comodità, seguito dall’attenzione all’ambiente. Assume sempre più rilevanza anche il fattore del risparmio economico. Secondo l’indagine, circa il 40% degli italiani possiede un sistema filtrante, con un’impennata del +19% rispetto al 2021. La soluzione più diffusa sono le caraffe filtranti, seguite dai sistemi con filtro l’eliminazione del cloro e di altre sostanze indesiderate e significativa è la diffusione di apparecchi con sistemi a osmosi inversa.
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1 consumatore su 2 ricorre a una soluzione filtrante
Più di un consumatore su due possiede almeno una soluzione filtrante e di affinaggio, e la percentuale sale al 74% dove la famiglia è composta da appartenenti alla fascia 18-34 anni: un dato da ricondurre anche alla più diffusa sensibilità ai temi ambientali tra i più giovani.
Sono proprio le tecnologie per affinare l’acqua a giocare un ruolo importante, avvicinando i cittadini al consumo della risorsa idrica di rete. Lo sottolinea Lorenzo Tadini, presidente di Aqua Italia, ricordando che l’Italia detiene il primato europeo per il consumo di acqua in bottiglia: “Resta quindi molto importante continuare a sensibilizzare i cittadini a migliorare le proprie abitudini, e il primo passo che tutti possiamo compiere è utilizzare l’acqua a km zero di ottima qualità che il sistema nazionale mette a nostra disposizione” dichiara nella nota stampa.
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