Il mercato del ricondizionato non è più una nicchia. Anzi, sta diventando un’abitudine di acquisto sempre più diffusa e consapevole. È il sentimento che emerge alla luce dei dati dello studio di CertiDeal, presentato in occasione della Giornata del Ricondizionato che si celebra il 5 marzo. Il 92% degli italiani conosce infatti il concetto di dispositivo ricondizionato e il 60% ne ha già acquistato uno o sta pensando di farlo. È proprio la telefonia che sta al centro della rivoluzione del second hand.
Second hand: vantaggio economico ma anche ambientale
Se prima, acquistare un dispositivo elettronico di seconda mano era considerato un ripiego, oggi “è una scelta consapevole che unisce risparmio e responsabilità ambientale” si legge a commento dello studio. Il 50% del campione intervistato sceglie il ricondizionato per il vantaggio economico ma il 44% lo fa per una maggiore attenzione all’impatto ambientale. L’analisi dimostra quindi una crescente sensibilità verso il consumo sostenibile. Inoltre, il 14% preferisce questa opzione per accedere a modelli di fascia alta a prezzi più accessibili.
Il dato sorprendente dello studio riguarda gli over 55: il 73% del campione considera il ricondizionato un’opzione affidabile e conveniente e il 54% ha già effettuato o intende effettuare un acquisto in futuro: “Questo dimostra che il mercato del second hand sta conquistando tutte le generazioni, superando vecchi pregiudizi sulla tecnologia usata”. Percentuali che si avvicinano molto al 76% della fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni di coloro che ha già acquistato o sta valutando di acquistare uno smartphone ricondizionato.
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Mercato del ricondizionato: cosa acquistano gli italiani
L’interesse per i prodotti di seconda mano non si limita però alla sola telefonia. Il 39% ha acquistato capi di abbigliamento usati, mentre il 30% ha scelto mobili di seconda mano. Cresce anche la domanda di elettrodomestici ricondizionati (21%) e mezzi di trasporto sostenibili, come biciclette e monopattini (25% nel sud Italia e nelle isole).
Se, da un lato, il 72% degli italiani riconosce nel ricondizionato un’opzione intelligente per risparmiare senza rinunciare alla qualità, il 47% nutre ancora qualche dubbio sull’affidabilità dei prodotti. Inoltre, il 66% degli intervistati sostiene che incentivi fiscali potrebbero favorire una maggiore diffusione del mercato second hand.
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