Il 2023 non comincia nel migliore dei modi. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori quest’anno crescono le spese per le famiglie italiane di + 2.384,42 euro annui.
“Appare evidente, infatti, che di fronte ad aumenti di questa portata, lo stanziamento per la carta risparmio spesa e la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine marzo non sono sufficienti ad aiutare efficacemente le famiglie”, afferma Michele Carrus, presidente di Federconsumatori. “È indispensabile, in tal senso, reperire nuove risorse, anzitutto da un serio contrasto all’evasione e con una riforma fiscale che tassi di più le rendite e i grossi patrimoni e di meno il lavoro e le pensioni; poi attraverso la tassazione fino anche al 100% dei superprofitti oltre una soglia accettabile fatti dalle aziende energetiche, ma introducendo una tassazione anche sugli extraprofitti realizzati dalle società che operano nei settori creditizio, finanziario, farmaceutico e nell’e-commerce. Misure contro la speculazione che sarebbe giusto rendere stabili, non temporanee”.
L’aumento dei costi dei beni energetici sono il traino di queste spese che con loro fanno lievitare trasporti e produzione. Una spesa che guarda con timore al termine del primo trimestre periodo in cui termineranno gli aiuti previsti al momento dalla Finanziaria di Governo.
Come crescono le spese dall’analisi di Federconsumatori
A sostegno delle persone in povertà energetica e di tutti i consumatori l’associazione sollecita la presa di atto di alcune misure come “la sospensione dei distacchi per morosità delle utenze di luce e gas, la garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, l’aumento, su base progressiva, dell’importo dei bonus sociali, il Fondo contro la povertà energetica e la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo”.
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