Gli scienziati di Copernicus Atmosphere Monitoring Service–Cams saranno in grado di stimare e misurare le emissioni di anidride carbonica e metano provenienti da fonti antropogeniche con una precisione e un livello di dettaglio senza precedenti e quasi in tempo reale. Questo grazie alla collaborazione con lo European centre for medium-range weather forecasts (Ecmwf) su spinta della Commissione europea e con il finanziamento dell’UE.
Come funzionerà il monitoraggio globale
Lavorando al fianco di altri enti e gruppi di esperti, tra cui European space agency (Esa) ed European organisation for the Exploitation of meteorological satellites (Eumetsat), gli scienziati di Cams riusciranno a fornire la prima European CO2 monitoring and verification support capacity (CO2Mvs) sulle emissioni provocate dall’uomo.
Una costellazione di satelliti dedicati è stata sviluppata da Esa e Eumetsat al fine di misurare le singole fonti e le rispettive concentrazioni di anidride carbonica e metanoin atmosfera. Il nuovo strumento promette di fornire una combinazione di copertura, dettaglio e precisione senza precedenti, ad esempio delle centrali elettriche e dei siti di produzione di combustibili fossili. Una sofisticata modellazione al computer dell’atmosfera e della biosfera terrestre consentiranno agli scienziati di Cams di quantificare regolarmente le emissioni di CO2 antropogeniche.
I tempi per la piena operatività
Il prototipo è attualmente in fase di sviluppo in vista del lancio di CO2Mvs. Rappresenterà il risultato di competenze e innovazioni di levatura globale provenienti da un ampio spettro di attori europei e internazionali. La totale operatività è prevista entro il 2026. Questa iniziativa giungerà in tempo per il secondo Global stocktake (Gst) delle emissioni di gas serra da parte dei paesi che partecipano all’Accordo di Parigi. Il censimento si concluderà nel 2028.
Il primo Global stocktake
È in fase di elaborazione il primo global stocktake, che valuterà i progressi collettivi del mondo verso il conseguimento degli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi, in dirittura d’arrivo per il 2023. I dati Cams, non appena CO2Mvs sarà operativo, supporteranno i Paesi così come le autorità regionali e locali nei loro obblighi di reporting. Soprattutto, permetterà una maggiore comprensione dell’impatto delle loro azioni di contenimento.
“In occasione dell’entrata nel secondo settennio del programma Copernicus, siamo entusiasti di lanciare il servizio CO2Mvs con la collaborazione dei nostri partner e di essere in grado di migliorare l’efficacia delle misurazioni di CO2 come mai prima d’ora. Il nostro lavoro continuerà a facilitare il processo decisionale attraverso dati di qualità in grado di quantificare e individuare per la prima volta le emissioni di gas serra antropogeniche”, ha dichiarato lo scorso 1° novembre Richard Engelen, deputy director di Cams, intervenuto alla Cop26.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.