La sostenibilità complessiva della pesca in Unione europea continua a migliorare gradualmente, e il numero di aree in sovrasfruttamento è in diminuzione, secondo la comunicazione della Commissione “Pesca sostenibile nell’Ue: situazione attuale e orientamenti per il 2025”.
Allo stesso tempo, però, risulta ancora necessario aumentare l’impegno per la resilienza di questo settore e la sua sostenibilità nel lungo termine, in chiave di conservazione delle specie principali dei mari europei.
La comunicazione ha delineato le proposte della Commissione sulle linee guida per la pesca per il 2025 e ha avviato un processo di consultazione con gli attori interessati. Le proposte, che saranno adottate realisticamente dopo l’estate, mirano a preservare gli stock ittici che hanno raggiunto già un buon livello di sostenibilità e, contemporaneamente, contribuire alla ricostituzione degli stock più a rischio.
Miglioramenti dell’Atlantico, nel Mediterraneo e nel Mar Nero
La comunicazione ha sottolineato che gli stock ittici dell’Atlantico nordorientale sono mediamente sani. Tuttavia, diverse specie essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema e per motivi commerciali continuano a essere in pericolo.
Nel Mediterraneo e nel Mar Nero la salute degli stock ittici è in ripresa. La situazione nel Mar Baltico, però, rimane estremamente preoccupante: qui gli stock ittici continuano a diminuire. La Commissione quindi si è impegnata ad adottare misure per migliorare lo stato degli ecosistemi in questo mare.
La comunicazione, inoltre ha mostrato che le comunità di pescatori continuano a essere colpite dai cambiamenti climatici, con conseguenti incertezze dovute al calo della disponibilità degli stock ittici, da cui dipende il loro sostentamento. Allo stesso modo, incide la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.
Prossime tappe
Gli stati membri, i consigli consultivi, l’industria della pesca, le ong e i cittadini sono incoraggiati a condividere le loro idee sulla pesca sostenibile entro il 31 agosto, attraverso una consultazione pubblica online. Successivamente, la Commissione presenterà le sue proposte per le possibilità di pesca nell’Atlantico e nel Mare del Nord, nel Mar Baltico e nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Le proposte si baseranno sui piani pluriennali di gestione della pesca dell’Ue e sui pareri scientifici forniti dal Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare e sulle analisi del Comitato tecnico ed economico per la pesca. Parallelamente, la Commissione sta preparando una valutazione della Politica di pesca comune.
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