Per creare una Spiaggia ecologica l’Ispra e l’Snpa pubblicano le Linee guida per la gestione sostenibile della banquette di Posidonia oceanica sugli arenili del Lazio e dimostrano come usarla per realizzare arredi balneari o costruire dune e giochi per bambini.
La Spiaggia ecologica
Le Linee guida sono frutto del progetto Bargain, promosso da un Organismo di ricerca composto da Ispra/Snpa, Enea e università di Tor Vergata. Il volume riporta le strategie gestionali a disposizione delle amministrazioni locali con l’obiettivo cardine di salvaguardare gli ecosistemi costieri. Questi sono spesso penalizzati sia dalle operazioni di raccolta dei depositi di Posidonia oceanica sia dai costi elevati che le amministrazioni locali devono affrontare per proteggere la costa e ripascire delle spiagge.
Il modello di Spiaggia ecologica scongiura così il danno ecologico, derivato dalla rimozione della Posidonia, ed economico, connesso alla sua gestione. Tra le alternative Ispra e Snpa suggeriscono innanzitutto di usare la Posidonia per realizzare arredi balneari e camminamenti per poi riposizionare la risorsa sulla spiaggia. L’asporto e il riuso è l’ultima opzione da perseguire perché molto costosa e dannosa per l’ambiente. Può portare alla produzione di pannelli isolanti per l’edilizia, cartucce per stampanti 3D e creme per il viso.
Linee guida replicabili
Il fenomeno della Posidonia oceanica riguarda tutte le coste del Mar Mediterraneo e rappresenta un’esternalità negativa per gestori e bagnanti che negli anni hanno affrontato costi onerosi per lo smaltimento in discarica. Il progetto Bargain potrebbe essere replicabile su tutte le aree interessate.
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